Raffaele Nevi, consigliere del Pdl alla Regione Umbria ritiene ”necessario sospendere, quanto prima, l’esecutivita’ della delibera” della Giunta regionale dell’Umbria con cui sono stati stabiliti limiti ai luoghi dove e’ possibile installare impianti fotovoltaici e questo per evitare che possano sorgere contenziosi con tutti i soggetti interessati, che potrebbero portare la Regione a dover risarcire eventuali danni e spese processuali”.
Secondo il consigliere ”La dichiarazione d’illegittimita’ costituzionale delle norme sulle energie rinnovabili della Regione Puglia e’ un segnale importante, da non sottovalutare anche per la nostra Regione”.
In Umbria si dovrebbero attendere secondo il consigliere del Pdl che siano prima emanate le direttive nazionali in materia, il che potrebbe suonare, al di là delle concrete zone interdette ad impianti che potrebbero avere anche un forte impatto ambientale oppurre sottrarre territorio più utile per l’agricoltura, un po’ come aspettare che i buoi fuggano dalla stalla prima di chiudere le porte.
Nevi ha quindi annunciato, ”alla prima occasione, appena insediato il nuovo Consiglio regionale, chiederemo subito di modificare la delibera, evitando d’inserire restringimenti prima ancora che la Conferenza unificata si pronunci in materia”.
Non sembra dell’opinio di Nevi il senatore Francesco Ferrante, della Commissione ambiente del Senato, tra i relatori della Conferenza internazionale sul clima in corso a Perugia. «Siamo ancora distanti – ha detto Ferrante – da paesi come la Spagna e la Germania, ed è per questo che è fondamentale che il prossimo sviluppo di queste fonti, che dovrà continuare ad essere impetuoso, sia regolato con attenzione, in modo da poterlo mantenere in equilibrio con lo straordinario patrimonio costituito dal nostro paesaggio, senza ripetere vecchie strade e vecchi errori che hanno consentito un consumo del nostro territorio intollerabile e devastante».