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La società piemontese, che gestisce il luogo di ricovero, sarebbe inadempiente nei confronti di una quarantina di ditte, che hanno partecipato ai lavori di costruzione della struttura nel comune umbro alto tiberino
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Il mancato pagamento (circa 4 milioni di euro) per i lavori che varie ditte avrebbero eseguito per la costruzione di una casa di riposo di San Giustino, sarebbe all’origine della protesta, durante la quale sono stati bruciati anche dei cassonetti, di una quarantina di titolari di imprese edili che, da questa mattina, sono in sciopero a Pavone Canavese (Torino) davanti alla sede legale di una società, che gestisce quattro case di riposo: una a Pavone Canavese, una a Vico Canavese, una Montjovet (Aosta) e una appunto a San Giustino (Perugia).
Due di loro, un torinese e un napoletano, si sono incatenati davanti ai cancelli della sede e minacciano di non andarsene fino a quando non vedranno i soldi.

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