Il deputato umbro del Pd, Gianpiero Bocci, ha chiesto al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e al Capo Dipartimento della Protezione Civile, Guido Bertolaso, di «disporre l’immediato trasferimento delle risorse già assegnate alla Regione Umbria per il terremoto che ha colpito la zona di Marsciano il 15 dicembre 2009 e di programmare ulteriori stanziamenti, assolutamente indispensabili per il superamento dell’emergenza e per la ricostruzione».
Il deputato ha ricordato che «L’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri n.3853 del 3 marzo 2010 assegna, all’art.8, 15 milioni di euro a carico del fondo della Protezione Civile per far fronte ai primi interventi urgenti…. La stessa ordinanza dispone che tali risorse finanziarie siano trasferite su apposita contabilità speciale intestata al Commissario Delegato ovvero al Presidente della Regione Umbria».
«Il Comune di Marsciano, il più colpito dagli eventi sismici – prosegue Bocci – ha prontamente risposto all’ emergenza terremoto, allestendo immediatamente il centro operativo comunale, disponendo l’autonoma sistemazione per 164 nuclei familiari, attivando la messa in sicurezza di edifici, vie e piazze e delle scuole, consentendo la loro riapertura entro i primi 15 giorni di gennaio. Ha infine garantito la rapida riapertura delle attività commerciali e del terziario.
Ma, ad oggi, i fondi stanziati attraverso la citata ordinanza non sono ancora stati trasferiti nella contabilità speciale e, pertanto, il Comune di Marsciano e gli altri compresi nel territorio colpito dal sisma si trovano senza risorse per far fronte agli impegni assunti con fornitori e imprese che sono state attivate per il pronto intervento».
«Il ritardo nel trasferimento dei fondi – osserva Bocci – sta creando pesanti disagi ai cittadini terremotati, alle imprese e all’intera economia del territorio, che non vede la possibilità di attivarsi per una rapida ricostruzione».
«Il Comune di Marsciano, il più colpito dagli eventi sismici – prosegue Bocci – ha prontamente risposto all’ emergenza terremoto, allestendo immediatamente il centro operativo comunale, disponendo l’autonoma sistemazione per 164 nuclei familiari, attivando la messa in sicurezza di edifici, vie e piazze e delle scuole, consentendo la loro riapertura entro i primi 15 giorni di gennaio. Ha infine garantito la rapida riapertura delle attività commerciali e del terziario.
Ma, ad oggi, i fondi stanziati attraverso la citata ordinanza non sono ancora stati trasferiti nella contabilità speciale e, pertanto, il Comune di Marsciano e gli altri compresi nel territorio colpito dal sisma si trovano senza risorse per far fronte agli impegni assunti con fornitori e imprese che sono state attivate per il pronto intervento».
«Il ritardo nel trasferimento dei fondi – osserva Bocci – sta creando pesanti disagi ai cittadini terremotati, alle imprese e all’intera economia del territorio, che non vede la possibilità di attivarsi per una rapida ricostruzione».
