Come annunciato nelle scorse settimane, Luisa Todini è stata nominata oggi presidente della Fiec, la Federazione dell’Industria Europea delle Costruzioni che riunisce 34 organizzazioni in 29 Paesi.
E’ la prima donna dopo oltre un secolo di storia e l’ultima presidenza italiana ci fu negli anni novanta con Franco Nobili.
La giovane è la continuatrice dell’opera del defunto padre Franco Todini che dal nulla, partendo giovanissimo da Todi, seppe creare un grande gruppo industriale, ove la presenza di collaboratori e dipendenti del suo paese d’origine rimane ancora forte.
Nella Unione Europea a 27 operano 3 milioni di imprese delle costruzioni (di cui il 95% con meno di 20 addetti), con un prodotto totale nel 2009 pari a 1.173 miliardi di euro, pari al 10% del Pil, impiegando 16 milioni di lavoratori.
La designazione di Luisa Todini è praticamente avvenuta all’unanimità perchè era stata, proposta dalle associazioni italiane di settore Ance e Agi, mna sostenuta poi da tutte le associazioni europee aderenti a Fiec.
Nel suo discorso programmatico la giovane imprenditrice d’origini tuderti, che non ha ceduto alle lusinghe di Berlusconi, il quale la vorrebbe a capo del ministero per lo sviluppo economico, ha fatto impegnative affermazioni
«Fronteggiare la crisi che colpisce l’Europa e in particolare le piccole e medie imprese, che rappresentano il 95% delle società del settore, promuovere gli strumenti di partnership pubblico-privato, contrastare la concorrenza sleale cinese e improntare tutto il settore ai criteri dello sviluppo sostenibile saranno le priorità della mia presidenza -ha dichiarato Luisa Todini- Inoltre considero fondamentale che la direttiva UE sui ritardi dei pagamenti venga applicata in modo rigoroso e sosterrò l’introduzione di Project Bond per il finanziamento delle grandi reti di trasporto (Ten-T).»