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Il giornale della Lega Nord ha rifiutato un'inserzione pubblicitaria a pagamento che parlava dei problemi del Sud d'Italia e diffonde una cartina che annette alla Padania: Umbria, Toscana e Marche
Il territorio della Padania

Un esempio convincente di come la Lega Nord intenda il federalismo è venuto il 26 maggio 2010.
A Foggia una agenzia del posto aveva acquistato una intera pagina pubblicitaria, sul quotidiano della Lega “la Padania”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla soppressione dell’Agenzia nazionale sulla sicurezza alimentare che avrebbe dovuto avere sede nella città pugliese. Analogo acquisto sui quotidiani Il Sole 24 ore, Il Giornale, Libero, Il Riformista, Corriere.it.
A quel che riferisce l’agenzia, due giorni prima, cioè lunedì l’ufficio marketing della testata della Lega Nord avrebbe inviato una mail con la quale informava che, «nonostante gli accordi contrattuali fossero già stati ampiamente definiti, la Padania annullava l’inserzione».  «perchè non ha ottenuto l’autorizzazione del direttore in quanto il messaggio non rientra tra le inserzioni che il quotidiano propone normalmente».
Pur apparendo contraddittoria (se dal Sud si chiedono inserzioni su la Padania vuol dire che anche lì c’è una parte della popolazione che ha attenzione per la Lega), la posizione della testata della Lega  appare improntata ad un’idea di “cancellazione” del resto d’Italia dalla testa dei suoi lettori.
La controprova la potrebbe fare qualche giornale dell’Italia di Mezzo e del Sud, magari rifiutando di accettare pubblicità di aziende del Lombardo-Veneto e vedere l’effetto che fa.
Ma l’Italia centrale prima dovrebbe decidere se le sta bene l’annessione alla Padania già decisa dalla Lega, come può constatarsi dalla foto qui accanto, rintracciabile sul sito Insubria Padana del Partito di Bossi nella provincia di Varese, che ha dato corpo all’antico sogno austro-ungarico di annessione di mezza Italia alla razza dei mangia patate.

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