La grande inc..ra di Obama da un lato ed il segreto, quasi sbandierato, che circonda le vicende della fuoriuscita del petrolio nel Golfo del Messico, potrebbero nascondere qualche cosa che non si vuol far sapere al mondo.
Un riserbo eccessivo anche per l’inviato speciale de Il Sole 24ore, quotidiano economico italiano certo non sospetto di simpatie per il mondo degli ambientalisti.
Ebbene il giornalista Claudio Gatti ha concluso la sua missione così:
“Ci avviciniamo per parlare con uno degli addetti.
Ma veniamo fermati da un signore che ci dice che non siamo autorizzati a parlare con nessuno.
E invita il vicesceriffo ad allontanarci. Chiediamo di parlare con un superiore. Il vicesceriffo ci passa il sergente Todd Vean al cellulare. «Le nostre istruzioni sono di assicurarci che nessuno impedisca agli addetti di lavorare», spiega.
Gli facciamo notare che nessuno sta più lavorando. «E chi lo dice? Come si fa a stabilirlo?», risponde agitato.
Dopo cinque minuti di futile discussione il suo vice ci informa che il tempo è scaduto: dobbiamo lasciare l’isola.
Veniamo scortati via. Lasciamo la zona senza essere mai riusciti ad avvicinarci al bagnasciuga né a vedere alcun segno di catrame. Missione incompiuta”.
Ma veniamo fermati da un signore che ci dice che non siamo autorizzati a parlare con nessuno.
E invita il vicesceriffo ad allontanarci. Chiediamo di parlare con un superiore. Il vicesceriffo ci passa il sergente Todd Vean al cellulare. «Le nostre istruzioni sono di assicurarci che nessuno impedisca agli addetti di lavorare», spiega.
Gli facciamo notare che nessuno sta più lavorando. «E chi lo dice? Come si fa a stabilirlo?», risponde agitato.
Dopo cinque minuti di futile discussione il suo vice ci informa che il tempo è scaduto: dobbiamo lasciare l’isola.
Veniamo scortati via. Lasciamo la zona senza essere mai riusciti ad avvicinarci al bagnasciuga né a vedere alcun segno di catrame. Missione incompiuta”.
A qualcuno è però venuto il sospetto che attirare l’attenzione, coi divieti, sulle spiagge americane del Golfo sia solo una tattica per distogliere l’attenzione da altre parti.
Ma nel Golfo del Messico si è rilevato un aumento eccezionale della temperatura del mare (96 gradi F. ad un metro di profondità e forse più di 100 a pelo d’acqua) quando normalmente solo alla fine dell’estate si raggiungevano temperature tra gli 86 e gli 87 gradi F..
Tale aumento di temperatura è attribuito ad una diminuzione dell’evaporazione perchè contrastata dalla presenza di un pellicola di petrolio sulla superficie marina.
Quindi l’acqua che si avvierà verso il nord dell’emisfero, trascinata dalla Corrente del Golfo, sarà più calda, produrrà meno umidità, sarà sporca e meno salata.
Quali conseguenze questo fatto nuovo determini sulla velocità della stessa corrente, sui ghiacci artici e sulle zone rivierasce pochi al momento sanno prevederlo, ma certamente la natura qualche reazione l’avrà.
Quali conseguenze questo fatto nuovo determini sulla velocità della stessa corrente, sui ghiacci artici e sulle zone rivierasce pochi al momento sanno prevederlo, ma certamente la natura qualche reazione l’avrà.