Sono cambiate le regole per lo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici, i cosiddetti Raee. Cellulari, computer, televisioni, lettori Mp3 e fotocamere non funzionanti dovranno essere ritirate gratuitamente dai punti vendita di elettronica e lo stesso accadrà per tutti gli altri elettrodomestici secondo la formula dell’uno contro uno. Si potrà quindi acquistare una nuova televisione, un nuovo frigorifero o un nuovo computer e consegnare direttamente al punto vendita quello non più funzionante.
Sarà poi cura del negozio smaltire correttamente tale rifiuto, che dovrà essere raggruppato in un luogo «idoneo, non accessibile a terzi e pavimentato», come si legge all’articolo 3 del decreto, e infine trasportato presso appositi centri di raccolta con cadenza mensile.
La norma è valida anche per chi ha acquistato materiale online: sarà infatti compito del negoziante ritirare gratuitamente il vecchio elettrodomestico.
Secondo gli ultimi dati del Centro di Coordinamento Raee, i televisori e i monitor finiti nel ‘cestinò nel 2009 pesano 57,9 milioni di chilogrammi. Seguono i frigoriferi con 56,9 milioni di chili (insieme alle Tv arrivano a 114,9 milioni di chili), e gli elettrodomestici ‘grandi bianchì con quasi 46,6 milioni di chili. Poi, i piccoli elettrodomestici (30,8 milioni di kg), e in ultima posizione le sorgenti luminose (652.000 kg).
In Italia, nel 2009, sono stati raccolti in media 3,21 kg pro-capite di rifiuti elettrici ed elettronici per un totale di 193 milioni di kg (il triplo rispetto al 2008).
Un accordo, tra l’ANCI, le Associazioni della Distribuzione, le Associazioni delle imprese di gestione dei servizi ambientali e il Centro di Coordinamento RAEE, consentira’ l’effettiva applicazione dell’obbligo per i negozianti di ritirare in modalita’ ”’uno contro uno” le apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse consegnate dai consumatori al momento dell’acquisto di un apparecchio nuovo equivalente.
”L’accordo e’ soddisfacente e contribuira’ alla gestione dell”uno contro uno’ in modo intelligente, grazie al senso di responsabilita’ dimostrato da tutte le parti, aziende comprese” afferma Filippo Bernocchi, Delegato ANCI ad Energia e Rifiuti. ”Rimangono comunque problemi di fondo legati ad una infrastrutturazione insufficiente, dato che, ai Comuni, vengono posti in capo nuovi oneri, senza pero’ prevedere le necessarie risorse.
Inoltre – prosegue Bernocchi – nei prossimi giorni saremo impegnati con il Ministero dell’Ambiente per sciogliere alcuni importanti nodi interpretativi e applicativi sulle norme, che rischiano di compromettere il buon funzionamento del nuovo sistema”.