Si riaccende la “guerra atavica tra Perugia e Foligno, tra gli eredi dei Baglioni e dei Trinci, tra gli “etruschi” ed i “romani”.
Questa volta a dividere gli animi è la linea ferroviaria Roma- Ancona e le sue possibili “deviazioni” che a molti folignati fanno pensare a quelle dell’acqua del Topino.
L’assessore provinciale Stefano Feligioni, nel corso di un dibattito ad Ospedalicchio di Bastia Umbra ha ribadito che «La Provincia di Perugia è d’accordo con l’idea di portare all’attenzione del Governo centrale la proposta della variante ferroviaria della Orte-Falconara passante per Perugia-aeroporto. Saranno proprio il nostro ente e la sua giunta a farsi promotori di questa nuova idea».
La nuova idea è di un comitato locale, di chiara concezione grifocentrica, che ha rilanciato il progetto secondo il quale il tratto ferroviario sulla linea Foligno-Fossato di Vico preveda l’itinerario Fossato di Vico-Branca-Valfabbrica-aeroporto di Sant’Egidio e, da lì, il raccordo con la tratta Perugia-Foligno.
“La spesa in più – è stato sottolineato – sarebbe minima ma sarebbe un grande vantaggio la città di Perugia, che avrebbe la possibilità di far passare in prossimità del capoluogo anche l’alta velocità” dei cui beneficiari peraltro non stata data indicazione numerica ne qualitativa
Al di la del Tevere alza subito le barricate il consigliere provinciale Udc Maurizio Ronconi,
«Immaginare una nuova tratta ferroviaria che interessando Sant’Egidio, passa per Fossato di Vico e raggiunge Fabriano bypassando la vecchia linea Foligno, Nocera Umbra, Gualdo Tadino, oltre ad essere un sogno di mezza estate per i costi proibitivi, è un’opera inutile perchè in nessuna parte d’Italia si immaginano tratte veloci che lambiscano aeroporti».
Il «sommesso suggerimento» di Ronconi è di «impegnarsi non solo per il raddoppio dell’attuale tratta della Orte-Falconara ma anche di trasformare la Foligno, Assisi, Sant’Egidio, Perugia, Terontola in una vera metropolitana di superficie».
Intanto le Fs hanno annunciato un piano di eliminazione dei passaggi a livello in Umbria che riguarda 34 impianti, per un investimento complessivo di 50 milioni di euro. A questo scopo è già disponibile un finanziamento per 20 milioni di euro.
Attualmente si sta lavorando su 18 impianti e nel corso del 2010 Rete ferroviaria italiana prevede di concludere i lavori di eliminazione in 6 passaggi a livello.
Nel territorio umbro i passaggi a livello sono attualmente 63: 30 sulla rete ferroviaria fondamentale, quella su cui si movimenta la maggior parte del traffico, e 33 su quella complementare.
La sostituzione dei passaggi a livello con opere alternative (cavalcavia e sottopassi) è una scelta concordata con gli enti territoriali interessati, in primo luogo le amministrazioni comunali e provinciali.