Condividi su facebook
Condividi su twitter

Le sottoscrizioni dei tre referendum, che hanno raccolto l'adesione di un milione di cittadini italiani, saranno consegnate oggi in Corte d'Appello a Roma

acqua

Sono quasi 15.000 i cittadini che in Umbria hanno firmato per  i 3 referendum per tornare ad una gestione pubblica e partecipata  del servizio idrico, 15.000 firme di cittadini umbri che faranno parte di quel milione che saranno consegnate lunedi 19 in Corte Appello a Roma.
I dati dell’organizzazione parlano di 1500 a Orvieto, 1500 a Narni, circa 5000 a Perugia, 1000 a Terni, 1300 a  Gubbio, 500 a Foligno e Spoleto,
"Il 31-12-2011, per effetto del decreto Ronchi – sottolinea una nota del Comitato Umbro per l’acqua pubblica – cesseranno le gestioni di Umbra Acque spa, VUS spa e SII Terni. Entro quella data i Comuni dell’Umbria, nel rispetto della democrazia e della volontà popolare manifestata dalle decine di associazioni umbre che hanno lavorato su  questa campagna e sopratutto  dai 15.000 cittadini che hanno firmato per i 3 referendum dovranno dichiarare nei loro statuti comunali che il "servizio idrico è privo di rilevanza economica e che deve essere gestito in base agli art. 113 e 114 del TUEL. Quattro anni fa  5.000  cittadini umbri firmarono per la proposta di legge per la  ripubblicizzazione dell’acqua  presentata in Parlamento. Oggi  il numero è 3 volte tanto, segno evidente – viene sottolineato – della  volontà crescente  di riappropriarsi dell’acqua  bene comune e diritto umano fondamentale".

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter