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L'azione del Sunia interessa, anche in Umbria, i molti condomini che hanno impianti centralizzati per la produzione di acqua calda
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Il Sunia ha annunciato l’avvio una Class action contro l’Agenzia delle Entrate per una questione che riguarda anche molti condomini in Umbria.
Lo scopo dell’azione è abbattere l’Iva del 20% che penalizza le famiglie servite da impianti centralizzati per la produzione di acqua calda
Secondo il sindacato inquilini  «Le famiglie italiane hanno il riscaldamento più tassato d’Europa».
Rileva il Sunia che dal 2008 i condomini e gli edifici abitativi serviti da caldaie centralizzate per la produzione di acqua calda pagano l’Iva al 20% sul gas naturale mentre chi utilizza lo stesso gas in impianti autonomi paga l’Iva ridotta al 10%.
Il motivo sta nel fatto che «il limite di consumo considerato per essere ammessi ad una aliquota piuttosto che all’altra viene valutato non in rapporto al consumo medio familiare dell’utente finale, ma all’impianto.
Questo anomalo trattamento dei consumi – sottolinea il Sunia – implica che il prezzo finale del gas naturale pagato dal consumatore italiano confrontato con gli analoghi prezzi nei principali paesi europei, risulti nettamente superiore in quanto la componente fiscale italiana è tra le più alte: l’incidenza è tale da aumentare di un terzo il prezzo industriale del gas per cucina e produzione di acqua calda sanitaria e da raddoppiare quello per riscaldamento individuale e plurifamiliare».

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