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Concertazione e razionalizzazione tra gli scali  di Perugia, Ancona, Pescara e Forlì-Cesena
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Le Camere di commercio azioniste delle società di gestione degli aeroporti di Perugia, Ancona, Pescara e Forlì-Cesena ed i presidenti delle stesse società hanno deciso di cercare di coordinare l’attività aeroportuale nell’Italia di mezzo.
Uno specifico incontro
si è tenuto nel capoluogo umbro per iniziativa dell’ente camerale perugino.
Il confronto è scaturito dai risultati di un’indagine sulle realtà dei nodi aeroportuali e delle strutture fieristiche dell’Italia centrale che era stata promossa dal presidente della Camera di Commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, per conto dell’associazione interregionale delle strutture del centro Italia e realizzata da Uniontrasporti. 
L’indagine di Uniontrasporti ha fatto emergere alcuni spunti di riflessione ritenuti interessanti in particolare su possibili progetti di miglioramento dei servizi erogati negli aeroporti suddetti al fine di incrementare  flusso dei passeggeri.

Nell’incontro sono stati definiti obiettivi ritenuti prioritari per la crescita degli scali.
In particolare con la razionalizzazione delle tratte di collegamento aereo tra i quattro aeroporti  e la conseguente facilitazione del raggiungimento di alcune destinazioni comuni quali Londra, la Germania e alcuni scali di Paesi dell’est europeo; l’eliminazione di sovrapposizioni antieconomiche tramite l’accordo sulle destinazioni dei voli e l’attivazione di rotte non ancora coperte, anche tramite collegamenti stradali con servizio bus-navetta da e verso gli aeroporti partner dell’accordo; l’attivazione di centrali di acquisto di beni e servizi necessari all’operatività dei singoli nodi aeroportuali al fine di acquisire migliori condizioni economico – contrattuali; la puntualizzazione di strategie comuni nelle trattative con le compagnie aeree che conducano a una razionalizzazione dei voli su destinazioni comuni; la realizzazione di pacchetti turistici integrati tra regioni e province limitrofe che promuovano la valorizzazione del territorio e delle sue potenzialità strategiche, le bellezze naturali e artistiche, con l’obiettivo di destagionalizzare le presenze turistiche; l’utilizzo di nodi aeroportuali anche diversi per arrivi e partenze comprese all’interno di pacchetti turistici integrati.
L’incontro si è chiuso con l’auspicio espresso dal presidente Mencaroni che «alle odierne intese si uniscano società di gestione di altri scali aeroportuali di dimensioni analoghe o simili anch’essi operativi nell’Italia centrale».

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