Il procedimento è ancora a livello sperimentale, ma potrebbe essersi aperta una insperata opportunità per la tabacchicoltura umbra, che trema di fronte ai prossimi provvedimenti della politica agricola comunitaria.
Ad un gruppo di studiosi guidati da Cedric Briens della University of Western Ontario (Canada) è, infatti, venuta l’idea di usare il tabacco come pesticida naturale eco-friendly.
In uno studio pubblicato sulla rivista bisettimanale Industrial & Engineering Chemistry Research, i ricercatori spiegano il metodo per poter trasformare la pianta in un anti-parassitario non inquinante.
Ad un gruppo di studiosi guidati da Cedric Briens della University of Western Ontario (Canada) è, infatti, venuta l’idea di usare il tabacco come pesticida naturale eco-friendly.
In uno studio pubblicato sulla rivista bisettimanale Industrial & Engineering Chemistry Research, i ricercatori spiegano il metodo per poter trasformare la pianta in un anti-parassitario non inquinante.
Il processo di formazione del pesticida eco-friendly prevede il riscaldamento delle foglie di tabacco a circa 480 gradi Celsius per produrre una sostanza grezza chiamata bio-olio.
Gli scienziati hanno testato il bio-olio su un’ampia varieta’ di insetti, cui 11 funghi, 4 batteri e la dorifora, uno dei principali parassiti agricoli tra i piu’ resistenti agli insetticidi.
Dai risultati e’ emerso che l’olio grezzo ha ucciso tutti gli insetti e ha bloccato la crescita di due tipi di batteri e di un fungo.
E anche dopo la rimozione della nicotina, l’olio grezzo e’ rimasto un antiparassitario molto efficace.
Dai risultati e’ emerso che l’olio grezzo ha ucciso tutti gli insetti e ha bloccato la crescita di due tipi di batteri e di un fungo.
E anche dopo la rimozione della nicotina, l’olio grezzo e’ rimasto un antiparassitario molto efficace.