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Nonostante ciò è fra le regioni con la più bassa incidenza di incendi boschivi
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L’Umbria è da anni fra le regioni con la più bassa incidenza di incendi boschivi (in base al rapporto fra superficie incendiata e superficie forestale).
Sono infatti in diminuzione, negli ultimi 15 anni, il numero di incendi per anno; la superficie boscata totale percorsa da incendio; la superficie media per incendio. 
L’anno 2010 presenta, ad oggi – riferisce la prefettura in una nota – un numero di incendi (40) e un totale delle superfici boscate bruciate (circa 88 ettari) con valori inferiori ad un terzo di quelli medi dell’ultimo quinquennio (135 incendi e 272 ettari complessivamente percorsi dal fuoco). Inoltre, se si esclude l’incendio di Valtopina di agosto, dove sono bruciati 52 ettari di bosco, nel 90% degli incendi la superficie boscata bruciata è stata inferiore a 5 ettari.
Gli incendi dolosi risultano pari a circa la metà del totale
, dato in linea con quello del triennio precedente (46%), e che risulta comunque inferiore a quello medio nazionale che è intorno al 65%.
La superficie boscata incendiata è pari a oltre l’80% del totale degli ettari bruciati nel corso dell’anno.
Gli incendi involontari per la metà derivano dall’accensione di fuochi per l’eliminazione di residui vegetali.
Complessivamente è possibile stimare un impiego anticendio, più o meno diretto, di circa 2.000 persone, di cui la metà appartenenti alle diverse organizzazioni di volontariato che intervengono principalmente sulle attività di prevenzione mediante pattugliamento e avvistamento, agendo sulla base di piani operativi redatti dalle singole Comunità montane. Facendo un confronto dei costi sostenuti dalle diverse Regioni per gli incendi, si può rilevare che l’Umbria, con circa euro 1.200.000 all’anno, è la Regione che evidenzia l’importo più basso, anche di oltre dieci volte.
La spesa complessiva comprende le seguenti voci: 80.000 euro per la convenzione con il Corpo forestale dello Stato; 100.000 per la convenzione con il Corpo nazionale dei vigili del fuoco; 20.000 per automezzi e rete radio; 40.000 per attività di formazione ed informazione; 960.000 per le squadre addette alle attività di prevenzione e lotta attiva, di cui circa euro 100.000 per le organizzazioni di volontariato coinvolte.
 

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