Marcello Granocchia, il presidente dell’Avis di Massa Martana, oggi non nasconde la preoccupazione riguardo il destino che sembra attendere l’unità di raccolta sangue di Todi, sede presso cui – da decenni – i massetani si recano per donare il loro sangue.
Nel 2003 l’Avis di Massa Martana contava 150 iscritti: attualmente registra 450 iscrizioni e 328 donatori.
Nel 2009 ha effettuato oltre 500 donazioni.
«Se l’unità di raccolta di Todi dovesse essere spostata presso il nuovo ospedale di Pantalla», afferma Granocchia, «i miei concittadini sarebbero costretti a percorrere molti più chilometri, essendo il nostro territorio piuttosto decentrato rispetto al nuovo ospedale; inoltre ciò comporterebbe inevitabili richieste da parte dei lavoratori dipendenti per permessi prolungati: sarebbero dunque costretti ad assentarsi dal lavoro per più tempo per compiere un atto di altruismo e generosità verso il prossimo.
Gran parte dei nostri donatori ha già chiaramente dichiarato di essere contrario a questo trasferimento su Pantalla. Per questa ragione», continua Granocchia, «stiamo lavorando in collaborazione con l’Amministrazione comunale di Massa Martana e il sindaco Maria Pia Bruscolotti, che condivide la nostra preoccupazione e il nostro disagio, per ottenere ascolto dai dirigenti dell’USL 2 e da tutti quei politici umbri dalle cui scelte potrebbe dipendere anche la vita di molti cittadini.
L’AVIS di Massa Martana», conclude Granocchia, «chiede a gran voce che il distretto dell’Unità di raccolta sangue ed una parte del Pronto soccorso di Todi permangano in Todi. Ci appelliamo altresì al protocollo d’intesa firmato nel 2007 dalla Direzione generale dell’USL 2, dall’assessore alla Sanità regionale e dal sindaco di Marsciano: con lo stesso si era già stabilito di non trasferire le unità di raccolta sangue esistenti sia a Marsciano, sia a Todi.»