Se l’apertura del Papa all’utilizzo, in alcune circostanze, all’uso dei profilattici può segnare una svolta al contrasto dell’Aids, c’è un’altra emergenza sanitaria, meno nota, ma più estesa, di cui tenere conto ed è Epatite C.
Due malattie con molte importanti similitudini e qualche differenza; due storie che traggono
insegnamento una dall’altra e che, finalmente si trovano ad un punto di svolta.
“Con l’epatite C rischiamo ancora di più, basti pensare che oggi, in Italia, ci sono 170180mila sieropositivi e 1 milione e 700mila persone affette da Epatite C. Queste cifre dovrebbero bastare per dare le proporzioni del dramma.
Fortunatamente con l’Epatite C non dobbiamo ripartire da zero, anzi possiamo partire
proprio da quello che abbiamo imparato con l’Aids. Stanno per arrivare dei nuovi farmaci per il trattamento dell’Epatite C, gli inibitori della proteasi, già utilizzati per il trattamento dell’infezione da HIV. Questi farmaci, in grado di arrivare dritti al virus, rappresenteranno per l’Epatite C quello che rappresentarono nel 1996 per l’Aids. Se ieri hanno rivoluzionato la storia naturale dell’Aids, oggi lo faranno con quella dell’Epatite C."
Sono parole piene di entusiasmo e ottimismo, ma anche di allarme sociale quelle che Stefano Vella Direttore del Dipartimento del Farmaco dell’Istituto Superiore di Sanità e Chairman della Conferenza Mondiale sull’Aids che si terrà l’anno prossimo a Roma – ha pronunciato oggi in occasione del convegno ‘HIV & HCV, due storie parallele’.
"Sicuramente la storia del virus HIV ci ha insegnato tantissimo" aggiunge il Dr.Raffaele Bruno – Dipartimento Malattie Infettive Fondazione IRCCS San Matteo di Pavia e Segretario AISF (Associazione Italiana per lo Studio del Fegato) "spero che l’insegnamento maggiore sia quello relativo alla gestione del problema delle resistenze che nel caso dell’HCV possono essere anche più pericolose.
Sicuramente ci stiamo avviando verso una nuova era della terapia dell’epatite C con l’obiettivo di aumentare sempre di più la percentuale di pazienti che guariscono dalla malattia. Tuttavia avremo bisogno di una naturale cura di apprendimento per maneggiare i nuovi farmaci."
Anche Vella sembra non avere dubbi: "Quando arrivarono gli inibitori della proteasi per il trattamento dell’infezione da HIV ci abbiamo messo del tempo per capire come gestirli; oggi possiamo dire che questa malattia ci abbia insegnato come utilizzarli, come combinarli, quando iniziare le terapie. Una lezione preziosissima.
La battaglia contro l’Epatite C deve iniziare da qui." E se da una parte c’è ancora molto da fare, anche la lotta contro l’infezione da HIV sta facendo passi da gigante. "l’HIV non è sconfitto, ma lo stiamo mettendo alle corde: grazie alle terapie che abbiamo a disposizione, dagli inibitori della proteasi, fino agli inibitori dell’integrasi e agli inibitori del virus nella cellula, oggi possiamo concretamente parlare di eradicazione e presto di cura. Ma sbaglia chi crede che l’Aids sia qualcosa che riguarda solo i poveri del mondo, è una malattia globale, anche di casa nostra."
"Di Aids si parla sempre meno eppure sono 4.000 le nuove infezioni in un anno, vale a dire che ogni giorno 11 persone si contagiano" lamenta Vella.
In Italia si stima che siano 170/180mila le persone affette da HIV e circa 40.000 quelle in AIDS. Nel nostro Paese un sieropositivo su 4 non sa di esserlo. Eppure la società continua ad
abbassare la guardia, sempre più italiani scoprono di essere sieropositivi quando è già molto tardi, a volte quando sono già malati di Aids. L’incidenza delle nuove infezioni è al 7%, un tasso vicino a quello che si registra in Africa.
E la società sembra non prestare attenzione neppure all’epatite C. Ancora una volta due strade parallele. "Oggi la maggioranza delle persone è sufficientemente informata sulla prevenzione e la lotta alle malattie cardiovascolari, metaboliche ed oncologiche.
Ma per il fegato non è ancora così" gli fa eco Bruno "Pochi conoscono le funzioni di questo organo e troppo spesso viene sottovalutato l’impatto di un disturbo epatico. E’ una patologia silenziosa, la sintomatologia clinica compare solo nelle fasi avanzate della malattia quando le possibilità di intervento terapeutico si riducono drammaticamente".
Nonostante questo circa il 3 % della popolazione italiana è venuta a contatto con il virus dell’epatite C, e circa 1.700.000 sono portatori cronici.
Le prevalenze tendono ad essere maggiori nel Sud del Paese. Ogni anno si verificano circa 1000 nuovi casi di epatite da virus C. L’epatite C causa il maggior numero di decessi tra le malattie infettive trasmissibili ed è la prima causa di trapianto di fegato al mondo.
HIV e HCV in questi anni hanno potuto contare su due Aziende che hanno sempre compiuto uno sforzo enorme nella Ricerca ottenendo dei risultati così importanti da aver rivoluzionato i paradigmi di cura e quindi la storia delle due malattie: MSD per l’Aids e Schering-Plough per Epatite C.
Oggi le due aziende si stanno fondendo in un’unica grande azienda e le ‘storie parallele’ sono diventate un’unica, comune battaglia. Un successo di oggi, e di domani, che però è iniziato molti anni fa.
Per oltre 25 anni MSD ha lottato contro il virus HIV introducendo una serie di molecole
innovative: i primi inibitori dell’integrasi, i primi inibitori della transcrittasi inversa,
il primo inibitore della proteasi. Da 30 anni Schering – Plough lotta contro il virus C
dell’epatite introducendo il primo interferone, poi la prima associazione interferone/ribavirina e quindi il primo interferone peghilato.
La visione della nuova Azienda per il futuro è quella di continuare ad essere dei leader globali nella scoperta, nello sviluppo e nella commercializzazione di terapie innovative: nel settore dell’epatite attraverso lo sviluppo di un inibitore della proteasi e di altre molecole con meccanismi di azione complementari che siano in grado di bloccare la replicazione del virus HCV; in HIV attraverso lo sviluppo di indicazioni pediatriche e per le donne in gravidanza. Per i prossimi 5 anni, la nuova MSD sarà l’unica azienda farmaceutica ad avere a disposizione un portfolio completo di farmaci per HIV e HCV.