“Circa il 30% di chi dovrebbe pagare il canone d’abbonamento Rai non lo fa”, ha detto il neo ministro Romani.
Ed allora col decreto milleproroghe o, comunque, entro l’anno ”A tutti i titolari di un contratto di fornitura di elettricità, siano essi famiglie o pubblici esercizi o professionisti, verrà chiesto di pagare il canone, perché, ragionevolmente, se uno ha l’elettricità ha anche l’apparecchio tv.
Chi non ha la televisione dovrà dimostrarlo e solo in quel caso non pagherà".
Come consolazione, soprattutto che quelli che ritengono che essere subissati da pubblicità indesiderata o sono costretti a scansare una informazione sul teatrino della politica che “occupa” gran parte dei programmi, sia già un prezzo sufficiente pagato ogni giorno“:
anche se il canone per il 2011 dovesse subire un adeguamento per adeguarlo all’inflazione (”ma io sono contrario”, afferma il ministro), dall’anno successivo l’importo si ridurrà ”secondo il principio che se pagano tutti, pagano meno”.
La proposta di Romani prevede, infatti, che ”metà delle nuove risorse incassate vada alla Rai e metà a decremento del canone”.
Resta da capire solo come si farà a dimostrare una cosa che non esisterebbe, cioè il possesso di un apparecchio televisivo.