Le morti del lavoro si chiamano bianche, forse, anche perchè dopo un po’ molti, la gran parte, se ne dimenticano, come se fossero scritte su una pagina bianca col gesso bianco.
Della “rabbia” per questo repentino oblio se ne è fatto portavoce il sindaco di Campello sul Clitunno, Paolo Pacifici, con una dura dichiarazione: "In questi giorni in Italia i media si occupano morbosamente del delitto di Avetrana, come in passato hanno fatto per delitti simili quali quello di Perugia o di Cogne: allora ribadisco la mia provocatoria richiesta che per ogni dieci volte che viene pronunciato il nome dello zio di Avetrana si citi il nome di una vittima sul lavoro. Ciò sarebbe già sufficiente a mantenere alta l’attenzione sul problema delle morti bianche"
L’occasione a quattro anni dalla tragica esplosione nello stabilimento dell’Umbria Olii nella quale persero la vita quattro operai.
In occasione di questo anniversario il comune umbro ha voluto istituire la prima edizione del "Premio Clitunno", concorso giornalistico sulla sicurezza sul lavoro, rivolto a tutti coloro che – giornalisti e non – hanno scritto o scriveranno di sicurezza e condizioni dei lavoratori nel nostro Paese entro il prossimo mese di marzo.
Il concorso ha come titolo "Tornare a casa dal lavoro" è discende dalle aspettative dei lavoratori e delle loro famiglie quando partono quotidianamente per andare a lavorare.
Il concorso ha ricevuto il patrocinio della Regione Umbria, dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, dell’Università degli studi di Perugia, della Scuola di Giornalismo Radio Televisivo di Perugia e dell’Associazione Stampa Umbra