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La cerimonia funebre si è svolta giovedì, poco prima delle 11, in un tempio della Consolazione gremito di cittadini ed istituzioni
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Il gonfalone della provincia di Perugia con un picchetto d’onore di due agenti della polizia dell’ente, una rossa bandiera del Psi sulla bara, con un mazzo di fiori.
Questi i segni più evidenti della militanza politica e della lunga partecipazione alla gestione della cosa pubblica di Antonio Pinotti, alle esequie che si sono tenute giovedì mattina nel tempio della Consolazione.
Una chiesa che, complice l’anticipato inizio della cerimonia, si è andata riempiendo gradualmente, ma alla fine tanta gente.
Una cerimonia religiosa semplice, anche l’omelia non è stata particolarmente prodiga di particolari sulla vita di Pinotti, anche qui a causa dell’avvenuto recentissimo passaggio di consegne della titolarità della Parrocchia.
Tanti i cacciatori, tanti i politici.
Elencarli tutti sarebbe impossibile: Comune, presente e passato, Provincia, Regione, con Giunta e Consiglieri e tanti cittadini comuni, magari militanti dello stesso partito di Pinotti ma anche avversari, non nemici, politici a rendere omaggio a quella che per tanti anni è stata una “istituzione” di Todi.

Si può dire che ci fosse l’intera regione, non solo per la presenza della governatrice Catiuscia Marini, e l’intero Comune di Todi, idealmente rappresentato dal Sindaco Antonino Ruggiano.
Omaggi pubblici importanti, ma forse ciò che più avrebbe fatto piacere ad Antonio Pinotti, sarebbe stata la lettura di due brani del suo “Taccuino” affidati, per volontà del figlio, alla voce di Graziano Marini.
Due brani che, oltre a dimostrare la capacità di Pinotti di raccontare la vita in modo semplice e chiaro, sono la testimonianza del suo amore per la famiglia, anche se da esso è stato spesso lontano per perseguire, con la tenacia che tutti gli riconoscono, le proprie idee ed i propri sogni fino a “costringerli” ad avverarsi.

Un ricordo di Pinotti politico: dal lavoro nella sezione, alle campagne elettorali porta a porta, all’assessorato alla cultura nel Comune di Todi, a quello alle strade della Provincia, fino alla sua esperienza da consigliere regionale caratterizzata dalla battaglia per salvare la funzione, nel circuito dell’urgenza emergenza, dell’Ospedale di Todi, è stato fatto, con la voce tremula per la commozione, dal compagno di partito Massimo Buconi.
Non  è stata mancata l’occasione per sottolineare l’onestà personale di Pinotti, nessun arricchimento né per lui né per chi gli era intorno, anzi l’assunzione di impegni economici gravosi onorati con sacrificio in nome del partito. Nelle parole dell’attuale consigliere regionale tuderte anche il saluto dei suoi tanti amici cacciatori

Antonino Ruggiano lo ha ricordato soprattutto come vicino di quartiere e per il confronto d’idee che con lui, da avversario rispettato, ha avuto anche negli ultimi tempi, anche per la promozione delle iniziative che nel campo della caccia e della salvaguardia della natura Pinotti perseguiva.

A completare l’affresco il ricordo di un suo compagno di corse: dalla maratona di New York alle gare sparse per l’Europa dove andava a gareggiare, con costanza e massimo impegno, da trapiantato cardiaco per dimostrare a tutti che non bisogna mai arrendersi.

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