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Uno studio internazionale ha individuato cellule che, stimolate, dai cannabinoidi bloccherebbero le reazioni del sistema immunitario contro le malattie, in particolare il cancro
marijuana

Le campagne per la legalizzazione delle droghe così dette leggere si basano su due caposaldi: asciugare l’acqua in cui nuotano i pescecani del narco traffico e presunta quasi innocuità delle droghe o comunque non maggiore pericolosità di alcol e fumo.
Ora però uno di questi punti fermi sembra crollare.
La marijuana, infatti ‘addormenterebbe’ il sistema immunitario aumentando il rischio di sviluppare il cancro.

Questo processo avviene ad opera dei cannabinoidi che sono contenuti nella marijuana e che stimolano l’azione di un particolare tipo di cellule del sistema immunitario, recentemente individuate.
Queste cellule operano in senso contrario al sistema di difesa dell’organismo: ne inibiscono l’attivazione, lasciando l’individuo con una capacita’ molto bassa di rispondere alle aggressioni del corpo da parte dei patogeni.
La scoperta di questo meccanismo e’ frutto di uno studio internazionale, pubblicato sull’European Journal of Immunology, guidato da Prakash Nagarkatti dell’universita’ del South Carolina, negli Stati Uniti.

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