Il dibattito sull’utilizzazione delle strutture ospedaliere dismesse, come quella che sarà l’attuale sede dell’ospedale di Todi tra pochissimi mesi, ferve anche ad Orvieto dove sono passati vari anni senza che si trovasse una soluzione.
Adesso viene rilanciata, nella città della rupe, un’idea che, in mancanza d’altro potrebbe essere posta all’attenzione delle istituzioni tuderti e che potrebbe interessare anche qualche imprenditore.
Nella sostanza nelle stanze dell’ospedale di via Matteotti a Todi, potrebbe realizzarsi una sorta di casa- albergo per anziani, ma non solo.
La maggior parte delle camere sono di ampia dimensione, normalmente ricoveravano tre o più malati ciascuna, e potrebbero essere ognuna dei monolocali con angolo cottura, al pari di quelle che vengono offerte nelle grandi città agli studenti o ai single.
L’anziano autosufficiente di solito gradisce vivere a diretto contatto col “paese”, ma vuole avere quando serve la sua privacy; di solito la sua più grande paura è di sentirsi male di notte in una abitazione isolata senza poter chiedere aiuto e, magari, di aver qualcuno che gli dia una mano per prepararsi i pasti o fare le pulizie.
Tutte condizioni che potrebbero essere realizzate nell’ex ospedale tuderte senza paura di far la concorrenza alla Veralli Cortesi, più orientata verso la non autosufficienza e senza timore di rivolgersi ad un “mercato extra comunale” che non dovrebbe mancare.
Sarebbe una sorta di assistenza domiciliare realizzata spostando il domicilio; si sa: se Maometto non va alla montagna sarà la montagna ad andare a Maometto, chi sa che il detto non possa valere questa volta?







