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I consiglieri dell'Idv chiedono di istituire un nucleo di valutazione regionale del sistema sanitario, anche con apporti di competenze esterne e di rafforzare il potere dei Sindaci
coniglio-cappello

Una proposta di legge che tenderebbe a definire “un vero meccanismo di valutazione del sistema (sanitario) e quindi dei Direttori generali e della politica di governo regionale è stata presentata in Consiglio Regionale dell’Umbria dai consiglieri Dottorini e Brutti dell’Idv.
La proposta che, sconta l’estrema difficoltà di “misurare” l’esito della gestione di una gestione sanitaria, in cui il risultato economico è solo uno di quelli importanti da tener conto, si caratterizza per quattro punti:
1) Gli obiettivi che i  Direttori Generali devono perseguire devono obbligatoriamente essere assegnati prima del ciclo di valutazione
2) I cicli di valutazione per monitorare il percorso di mandato.
3) Il coinvolgimento delle Conferenze dei Sindaci e dell’associazionismo dei consumatori e utenti nelle fasi di programmazione valutazione e riprogrammazione ed il riconoscimento del ruolo del Consiglio regionale come effettivo titolare della programmazione
4) L’istituzione di un soggetto, il nucleo di valutazione regionale del sistema sanitario,
anche con competenze esterne e con possibilità, anche ispettive, sulle attività nelle fasi
extra valutative.

I primi due punti trattano di aspetti eminentemente tecnici.
Il terzo punto cerca di rivalutare il ruolo della conferenza dei Sindaci che attualmente poco incide nella gestione sanitaria. “Conferenze dei sindaci, – dicono i consiglieri – espressione
piena della democrazia rappresentativa, in una oggettiva situazione di subalternità culturale e politica rispetto al potere monocratico del Direttore generale delle Aziende unità sanitarie locali.” che di fatto hanno come solo "padrone" gli assessori regionali alla sanità e con
perdurante cronica debolezza strutturale di tali Conferenze, sia per l’assenza di quel continuo flusso informativo, con forti caratteristiche di sintesi per non appesantire il lavoro dei sindaci, necessario per svolgere autorevolmente il loro ruolo, sia per l’estrema fragilità della struttura amministrativa di supporto.”

Il quarto punto, invece, nell’intento di dare un supporto tecnico all’azione della conferenza sembra voler esautorare l’assessorato alla sanità regionale, se tale supporto dovesse essere creato esternamente ad esso, ovvero essere un duplicato della struttura dell’assessorato se creato al suo interno, in ogni caso con nuove spese.
“AI fine di consentire – prevede la proposta –  un supporto tecnico qualificato per i procedimenti di valutazione… ( dei direttori generali), la Giunta regionale istituisce, presso la propria struttura, il Nucleo di valutazione del Sistema sanitario regionale con i seguenti compiti:
a) funzioni istruttorie per individuare gli obiettivi di mandato da assegnare ai Direttori generali nonché i profili di valutazione degli stessi;
b) funzioni istruttorie per la determinazione delle valutazioni,
c) funzioni ispettive su mandato della Giunta regionale o su richiesta delle Conferenze dei
sindaci e della Conferenza permanente per la programmazione sanitaria.

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