Una sentenza del giudice del lavoro di Perugia in materia di mobbing fa sorgere vari dubbi sul modo in cui veniva amministrato l’ex Ato 1 dell’Umbria.
Il giudizio negativo non tanto per i 18 mila 469 euro che l’amministrazione dovrà pagare per la sentenza, quanto per le centinaia di migliaia di euro che l’Ato ha letteralmente buttato dalla finestra seguitando a pagare uno stipendio ad una donna ingegnere che ha tenuto praticamente senza occupazione per tre anni.
La dirigente dell’ex Ato nel 2004 si assentò, obbligatoriamente, dal lavoro per quattro mesi per la maternità.
Al suo rientro la donna che prima era un punto di riferimento per la struttura, fu totalmente- in base alla denuncia accolta dal Giudice- emarginata.
- Redazione
- 29 Dicembre 2010
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