Secondo quanto afferma la Segreteria della Fnp Cisl dell’Umbria, l’Agenzia delle Entrate sta inviando la comunicazione per il recupero del “bonus incapienti”, riscosso negli anni precedenti, erogato ai soggetti (passivi Irpef per l’anno 2006, per i quali l’imposta netta risultava pari a zero) fiscalmente a carico di altri soggetti
Gli incapienti sono coloro che non dovendo pagare contributi al fisco, perché senza reddito o con reddito già completamente tassato, in quanto non possono beneficiare delle deduzioni previste per i contribuenti.
Questa manovra coinvolge molti pensionati, che dovranno restituire i 150 euro indebitamente riscossi, oltre alla mora e alle sanzioni caricate dall’Agenzia.
Gli incapienti sono coloro che non dovendo pagare contributi al fisco, perché senza reddito o con reddito già completamente tassato, in quanto non possono beneficiare delle deduzioni previste per i contribuenti.
Questa manovra coinvolge molti pensionati, che dovranno restituire i 150 euro indebitamente riscossi, oltre alla mora e alle sanzioni caricate dall’Agenzia.
“L’Inps –spiega la Fnp regionale- aveva erogato il bonus in modo automatico, sulla base dei dati reddituali a propria conoscenza, e quindi non dipendente dalla volontà di chi ha percepito il bonus stesso”.
Le Organizzazioni sindacali dei pensionati hanno chiesto al Ministro Tremonti di sospendere le richieste di recupero e ritirare i provvedimenti già emessi dal momento che ai beneficiari dei bonus non possono essere addebitate colpe particolari.
“Al momento –ha sottolineato la Fnp regionale- sembra che l’Agenzia delle Entrate ha annullato la sola sanzione compresa nel recupero e non gli interessi.”