La grande stampa, scottata dalle aspettative deluse che l’originale "scoperta" aveva suscitato, non ne parla, ma stavolta ed in Italia, sarebbe stato inventato un piccolo dispositivo che riesce a moltiplicare per venti l’energia.
Nonostante le polemiche "pericoloso commercializzare un prodotto che sulla carta è capace di produrre una immensa quantità di energia senza essere certi del principio fisico che ne è alla base: potrebbe diventare dannoso e pericoloso da un momento all’altro e nessuno ne conoscerebbe gli effetti" , perché ancora non si sa in base a quali principi l’apparecchio funzioni e l’inventore preferisce parlare di reazione nucleare debole, c’è chi si è dato subito da fare per accaparrarsi l’esclusiva della produzione, ma in Grecia, la società Defkalion Green Technologies di Atene, dove anche la Tv di stato ne ha parlato.
Il luogo della scoperta è Bologna, in un vecchio capannone industriale, dove il “Catalizzatore d’energia”, progettato dall’ingegner Andrea Rossi e da Sergio Focardi, professore emerito dell’Alma Mater, fornisce 20 W per ogni Watt consumato.
Secondo gli inventori, i costi si aggirano attorno ai due mila euro per kW.
I fisici dell’Università di Bologna hanno certificato che questo piccolo dispositivo ha prodotto con 0,6 kW la bellezza di 12 kW!
Un nuovo prototipo da 1 MW è in preparazione e si spera che sia pronto per l’autunno 2011.