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Secondo Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato di Perugia, il provvedimento di chiusura del traffico sabato e domenica ha solo carattere preventivo, perchè i dati Arpa non segnalano sforamenti nella concentrazione di polveri sottili 
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Confcommercio, Confesercenti, Cna e Confartigianato di Perugia affermano la propria ferma contrarietà al blocco del traffico nel prossimo fine settimana deciso dall’amministrazione comunale del capoluogo dell’Umbria. 
Questo provvedimento, ribadiscono le quattro associazioni di categoria, comporta un gravissimo danno economico per le aziende del commercio e dell’artigianato, che in questi giorni hanno protestato vivacemente per gli esiti del precedente provvedimento di blocco messo in atto lo scorso fine settimana.
Proteste, fanno notare le quattro associazioni, che non riguardano solo le imprese operanti nel territorio direttamente interessato al provvedimento, ma anche da zone limitrofe che comunque sono state penalizzate poiché ampiamente disertate dai consumatori, nel timore di incorrere nelle consistenti sanzioni in caso di violazione.

Le ragioni delle imprese non hanno convinto l’amministrazione, anche dopo, secondo le associazioni stesse, il miglioramento delle condizioni dell’aria dovuta alla pioggia e al vento di questi giorni, segno evidente di una scarsa attenzione agli appelli di una parte consistente dell’economia cittadina.
Non si spiega altrimenti l’ostinazione con cui l’assessore Pesaresi ha sostenuto la necessità dell’ordinanza di blocco al traffico.

Sempre secondo le organizzazioni di commercianti ed artigiani, i dati rilevati dall’ARPA non giustificano il provvedimento, così come non lo giustificavano la scorsa settimana
I dati relativi alle polveri sottili erano infatti rientrati nella norma dal’11 febbraio a Porta Pesa, dal 12 febbraio al Parco di via Cortonese, dal 15 febbraio a Ponte San Giovanni e a Fontivegge.
La tutela della salute dei cittadini deve essere una priorità, ma i provvedimenti di blocco del traffico devono essere considerati, per le associazioni, una estrema ratio per far fronte al problema delle polveri sottili e non possono essere invece utilizzati in via precauzionale nella previsione che la situazione possa di nuovo peggiorare.
Interventi di questa portata – sottolineano inoltre le quattro associazioni – devono essere condivisi e inquadrati in una programmazione da attuare solo in caso di vera emergenza e accompagnati da misure che incentivino la mobilità pubblica.

Le associazioni concludono affermando che "altre città italiane hanno adottato provvedimenti simili, ma solo per la giornata della domenica. Raramente è stata aggiunta un’altra giornata infrasettimanale e in nessun caso il sabato.   Molto spesso, inoltre, durante i blocchi del traffico sono stati individuati in altre città misure finalizzate a limitare i disagi per i cittadini e gli imprenditori, prevedendo, ad esempio, sconti eccezionali (fino al 50%) sul costo dei biglietti per la mobilità pubblica, che a Perugia, per di più, non sono certo a buon mercato."

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