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Dopo Roma distrutta, sul web fioccano le previsioni per una Sicilia e Calabria sommersa
vulcano-marsili

Da un po’ di giorni il mare a nord della Sicilia ed ad ovest della Calabria brontola con scosse di terremoto anche ad una profondità di 35/40 km.
E proprio alla distanza di 140 chilometri dalle coste siciliane e a 150 chilometri da quelle calabresi c’è un vulcano, che potrebbe essere il più grande d’Europa anche se per raggiungere la vetta occorre inabissarsi di 450 sotto il pelo dell’acqua.

E’ tanto grande, il vulcano, che la camera magmatica ha una dimensione di km 4 per 2 km.
Una camera, questa del vulcano Marsili (dal nome del suo scopritore) che sarebbe in questi ultimi mesi abbastanza in pressione, con numerose frane lungo le pareti esterne del vulcano che secondo alcuni sono il segno premonitore di un risveglio.

Dato che il vulcano sottomarino sarebbe alto circa tre km, lungo 70 km e largo 30 è chiaro che se le pendici si mettessero in movimento ci sarebbe anche lo spostamento di milioni di metri cubi di materiale che precipiterebbero verso il fondo del mare.
Ciò potrebbe causare un maremoto di notevoli proporzioni la cui onda raggiungerebbe in pochi minuti le coste.
C’è addirittura chi, magari rifacendosi a personali riletture della Bibbia, prospetta conseguenze planetarie da un’eventuale esplosione del vulcano e le data tra pochi giorni.
Quindi c’è solo da aspettare.

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