Scelte energetiche errate da parte del legislatore con incentivi in funzione della struttura dei costi a discapito del beneficio dell’ambiente, piani energetici ambientali regionali e provinciali lacunosi, hanno determinato un vero e proprio far-west nel nostro territorio compromettendo una corretta pianificazione ambientale".
"Il peso degli incentivi al fotovoltaico sono tra i più alti d’Europa, – fa notare Costantini – e le conseguenze si fanno sentire in termini di peso sulla bolletta elettrica, pagata al 26,2% dalle famiglie (bassa tensione domestica), per il 28% dalle microimprese come negozi e uffici (bassa tensione non domestica), per il 2,2% dai lampioni stradali, per il 31,8% dalle piccole e medie imprese (media tensione) e per l’11,4% dalla grande industria.
Nel gioco agli incentivi alle rinnovabili, – conclude l’esponente dell’opposizione – il mercato, ovvero, colui che costringerebbe i produttori a rivelare la struttura dei loro costi è messo da parte, per far posto alla politica degli incentivi irrazionali insostenibili per la comunità, l’ambiente ed i consumatori.”