L’idea di utilizzare biomasse nella centrale elettrica di Bastardo, di cui abbiamo dato notizia e che dovrebbe essere sviluppata in base ad una intesa da firmare nei primi giorni di giugno Regione Umbria,Enel ed Universitàdi Perugia con lo scopo di concretizzare una “svolta verde” dell’impianto che ad oggi funziona al 5% dell’effettivo potenziale, incomincia a precisarsi nei dettagli.
Nel corso del convegno organizzato dalle segreterie regionali di Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uilcem Uil, a fornire spiegazioni nel dettaglio è stato Franco Cotana, direttore del Centro di ricerca sulle biomasse dell’Università degli studi di Perugia.
“L’ideale – ha spiegato Cotana – sarebbe utilizzare come combustibile per l’impianto, insieme al carbone, una percentuale di lignina, materiale organico privo di zolfo e di metalli pesanti e con emissioni estremamente inferiori al carbone.
Inoltre, alcuni stabilimenti del distretto industriale di Terni potrebbero essere impiegati per produrre bioetanolo da materiali di origine agricola.
La produzione di bioetanolo – ha affermato Cotana – genererebbe ingenti quantità di lignina come materiale di scarto, che diverrebbe un combustibile idoneo per la centrale di Gualdo al posto di parte del carbone”.