Condividi su facebook
Condividi su twitter

Rifondazione Comunista di Todi presenterà, con il consigliere Andrea Caprini, nel prossimo Consiglio comunale un ordine del giorno per esprimere la  contrarietà del massimo consesso cittadino all’utilizzo di centrali nucleari sul suolo nazionale.
L’ordine del giorno impegna altresì il Sindaco a trasmettere il dispositivo al Presidente della Repubblica Italiana affinché non firmi la promulgazione del D.L. “Omnibus” e permetta il regolare svolgimento deI Referendum.

Nell’illustrare  l’iniziativa Caprini sostiene che "In pochi mesi il governo italiano ha approvato il decreto 133/08 per il ritorno all’utilizzo dell’energia nucleare per la produzione di energia elettrica, nonostante nel 1987 il popolo italiano si espresse contro con due quesiti referendari.
Il Parlamento italiano ha poi blindato, nella giornata del 24 maggio, il decreto c.d. Omnibus che prevede l’abrogazione di disposizioni relative alla realizzazione di nuovi impianti nucleari con il fine, dichiarato dallo stesso Berlusconi, di evitare la consultazione referendaria del 12 e 13 giugno.

A distanza di 25 anni dalla tragedia di Černobyl e alla luce dell’incidente alla centrale nucleare di Fukushima, che ad oggi ha visto l’evacuazione di quasi 200.000 persone, la tecnologia nucleare si conferma come tecnologia assolutamente insicura. Un motivo in più questo, oltre ai costi ed ai tempi di realizzazione ed al problema irrisolto di stoccaggio delle scorie radioattive, che impone la massima partecipazione alle consultazioni referendarie del 12 e 13 giugno, sempre che si tengano dopo il voto del Parlamento, per votare SI e bloccare il tentativo di insediare centrali nucleari nel nostro Paese."

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter