In tutta Italia ed anche in Umbria è ormai difficile trovare gestioni pubbliche delle farmacie in perdita, anche a Foligno dopo le passate difficoltà la situazione sembra si sia normalizzata.
Non sembra così a Terni dove evidentemente sembra che ci sia qualche difetto di fondo, non necessariamente nel sistema pubblico, considerato che i consumi di farmaci nella zona sono più elevati che nel resto dell’Umbria e che, secondo il Consigliere Melasecche, sconta una tenuta approssimativa della contabilità , che solo ultimamente avrebbe fatto emergere o costi passati o più probabilmente entrate inesigibili.
Per il consigliere “Torna il dramma dell’ASFM, mai concluso. Dopo gli anni di Raffaelli, con perdite su perdite, Di Girolamo aveva con Paci “garantito” che tutto sarebbe cambiato. Detto…..fatto.
Infatti siamo al nono anno consecutivo di perdite, con una somma complessiva che supera i 4.000.000 di euro, soprattutto se consideriamo le perdite gestionali che sono quelle che contano, non ammorbidite delle rendite finanziarie dei “pronti contro termine” prodotte dagli utili dei tempi della nostra giunta mai riversati nelle casse comunali, con cui per molti anni l’ASFM ha truccato il risultato finale di gestione. “
Infatti siamo al nono anno consecutivo di perdite, con una somma complessiva che supera i 4.000.000 di euro, soprattutto se consideriamo le perdite gestionali che sono quelle che contano, non ammorbidite delle rendite finanziarie dei “pronti contro termine” prodotte dagli utili dei tempi della nostra giunta mai riversati nelle casse comunali, con cui per molti anni l’ASFM ha truccato il risultato finale di gestione. “
Inoltre, prosegue Melasecche “Gravissimo è il risultato di 590.000 euro di perdita in valore assoluto, il peggiore di questi dodici anni. Ma ancor più grave è aver nascosto alla città, con uscite incoraggianti e frasi del tipo “siamo sulla via del risanamento” oppure “quest’anno la perdita sarà al massimo di 30.000 euro”, fino a dichiarare, solennemente, in Consiglio Comunale che ormai eravamo giunti al pareggio! “
Infine, conclude il consigliere “Perché la cosa più grave di tutte, fra le tante, è che sembra si tratti di un terzo circa addebitabili alle cure prestate dagli attuali amministratori ma circa 400.000 euro sembra debbano attribuirsi alle passate gestioni. Ciò significa, in base ai più elementari principi giuridico-contabili che i bilanci presentati fin qui erano falsi! “
