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All'interno di una polemica sui ticket in Umbria, il consigliere regionale dell'Idv, Brutti, infila la richiesta della soppressione delle Province contro cui s'è schierato il suo collega di partito, Rossi, dirimpettaio di piazza Italia
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La vicenda del superticket in Umbria ha fatto emergere anche la spaccatura all’interno dell’Idv tra chi è per la soppressione delle Province e chi no.
Ad un vice-Presidente della Giunta provinciale, Aviano Rossi, che vota a favore della linea del presidente Guasticchi e che ha ribadito l’importanza di rimarcare il ruolo strategico della Provincia di Perugia, fa eco dal lato opposto di piazza Italia il consigliere regionale dell’Italia dei valori, Paolo Brutti per il quale “Il vecchio deficit della sanità che Tremonti ha voluto far riemergere  grava sia sui servizi ai cittadini, sia sulle nostre tante Asl.
Si cominci a risparmiare da queste ultime, al pari di quello che la politica deve fare con la soppressione delle Province”
L’inciso che distingue Brutti da Rossi è all’interno di un discorso più ampio “l’ipotesi ventilata da Paolo Di Loreto, capo della struttura tecnica della Conferenza Stato-Regioni di sostituire il ticket da dieci euro con miniprelievi su tutte le prestazioni sanitarie” appare “inutile e perfino beffardo perché alla fine – spiega – sarebbe sempre l’utente a pagare e in alcuni casi potrebbe perfino rimetterci di più.
Da parte nostra – assicura – siamo propensi a raccogliere l’invito giunto da più parti, compresa l’opposizione, di cominciare a tagliare sul versante amministrativo”.
l’ipotesi di Di Loreto, che parcellizza i ticket, non sta in piedi: se mi chiedi cento euro in modo sbrigativo o me li chiedi balbettando cambia poco: sempre cento euro devo cacciare di tasca.

Peraltro questa ipotesi Di Loreto non sembra affatto nelle intenzioni della Giunta Regionale come riportiamo in altra parte del sito.
 

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