Sabato 27 agosto, presso il Giardino d’Estate “La Torraccia”, Marina Ripa di Meana e Gabriella Mecucci, presenteranno la nuova edizione del loro libro: “Virginia Agnelli – Madre e farfalla”. Modererà l’incontro il giornalista Luigi Foglietti.
Marina Ripa di Meana, che come altri personaggi ha scelto Monte Castello come luogo di villeggiatura, è molto legata a questo paese e alla sua gente ed è per questo che spesso presenta i propri lavori proprio nel piccolo borgo medioevale.
La storia di Virginia Bourbon Del Monte Agnelli, madre dei più noti Gianni, Umberto, Susanna e di altri 4 figli, è stata una storia di vita drammatica e “scandalosa”.
La sua biografia – spiegano le autrici nel libro – è stata tenacemente occultata dalla famiglia che ha cancellato la sua straordinaria personalità.
Questo libro non racconta né le vicende della Fiat, né gli scontri per ragioni di eredità, vuole restituire invece alla storia la figura di una donna affascinante e decisiva nella formazione di “re Gianni” e della “famiglia reale” Agnelli. Nella costruzione, insomma, dell’Agnelli style.
Tanto è vero che l’avvocato teneva in camera da letto una sola fotografia: la sua. Virginia perse il marito Edoardo, morto per un incidente aereo, a 35 anni.
Pochi mesi dopo la sua scomparsa s’innamorò di Curzio Malaparte, tanto da volerlo sposare. Lo aveva conosciuto a Forte dei Marmi, dove passava molti mesi dell’anno nella sua splendida villa sul mare.
Il suocero, il fondatore della dinastia, il senatore Giovanni Agnelli non glielo perdonò.
Prima fece saltare le nozze, poi chiese al capo dell’Ovra Arturo Bocchini di seguirla passo passo, e di fornirgli tutte le notizie sulla vita della nuora.
La polizia fascista per mesi e mesi la pedinò e compilò su di lei dettagliati rapporti che servirono al senatore Agnelli per citare Virginia presso il tribunale per i minori di Torino, che in tempi rapidissimi emise una sentenza che le toglieva la patria potestà sui figli ancora minorenni e li affidava al suocero.
L’ordinanza del giudice la bollava come pubblica peccatrice e consentiva una sorta di “sequestro” dei 7 figli, che le vennero strappati in pubblico dalla polizia mentre in treno si recavano con lei a Roma.
La storia di Virginia Agnelli è una storia difficile, simile a quella di tante donne, che anche se meno fortunate in quanto a ricchezza, sono comunque capaci di lasciare un segno tangibile del loro passaggio, negli uomini che gli vivono accanto e nelle loro famiglie.







