E’ con tutta evidenza il tentativo di evitare agli amanti della caccia lo stress che tutti gli anni si verifica quando si tratta di definire il calendario venatorio, argomento che monopolizza l’attenzione delle istituzioni per vari mesi.
“Domenica prossima – spiega Buconi – prenderà avvio la stagione venatoria, purtroppo caratterizzata da forti polemiche che hanno attraversato i cacciatori, l’associazionismo venatorio e le stesse istituzioni.
L’opera di composizione e di mediazione dei vari interessi in gioco non è riuscita.
La complessità delle questioni correlate alla vicenda venatoria – aggiunge – richiede innanzitutto l’instaurarsi di un clima di collaborazione tra tutti i soggetti affinché si possa realizzare una effettiva compatibilità tra le varie forme di caccia e tra la stessa ed il territorio in cui si esercita: in altre parole più armonia per fare più gestione.
E il calendario venatorio è solo uno dei momenti importanti di questa attività, ma quest’anno la sua definizione rischia di pregiudicare il buon esito di tutti gli altri.
Il testo approvato dalla Giunta regionale – spiega l’esponente socialista – che pur contiene pur contiene elementi positivi, non è riuscito nell’intento di mediazione.
La Terza Commissione regionale da me presieduta, ha cercato di dare un contributo pressoché unanime nella direzione di intese condivise, ma le indicazioni scaturite sono state solo marginalmente considerate”.
Buconi individua nella “non omogeneità tra i calendari venatori dell’Italia centrale, nelle date di esercizio della caccia al cinghiale ed in qualche altra impropria previsione di tutela”, le cause scatenanti delle persistenti polemiche con relativo reiterarsi di richieste di modifica del
calendario venatorio, ed evidenzia come quest’anno “sia risultata preponderante l’azione dei club e circoli rispetto a quella più opportuna ed importante delle Associazioni Venatorie. Dalle continue prese di posizione – spiega – emerge chiaramente una forte contrarietà alle attuali previsioni”.
Per il capogruppo socialista, comunque, “il calendario venatorio contiene anche elementi importanti e positivi. Tuttavia – spiega – deve essere rispettoso delle normative europee e nazionali, e della compatibilità tra le varie forme di caccia ed il territorio in cui si esercita, sostenendo così un’iniziativa comune con altre regioni italiane nella Conferenza Stato – Regioni, senza essere vessatorio nei confronti dei cacciatori”.
Per il capogruppo socialista “è necessario affrontare con decisione la questione delle deroghe per le quali è auspicabile un ruolo più incisivo del Consiglio regionale al fine di rasserenare un clima che rischia di diventare preoccupante e negativo per le divisioni che genera”.
Buconi conclude formulando “un grande in bocca al lupo a tutti gli amici cacciatori raccomandando reciproco rispetto, massima attenzione alla propria ed altrui sicurezza, massimo rispetto dei luoghi dove eserciteranno la caccia e del lavoro degli amici agricoltori. Il rispetto delle regole e la pratica di una buona etica venatoria – conclude – sono il presupposto per esigere il rispetto della nostra arte e passione”.