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L’Università di Aalborg, il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino hanno collaborato per ampliare la gamma delle forme disponibili
pasta-multipla

Anche la pasta, l’alimento principe sulle tavole degli italiani, si rinnova, almeno per quanto riguarda l’aspetto.
I tradizionalisti forse storceranno il naso, ma l’operazione non sembra possa portare a risultati così catastrofici come quelli occorsi, quanto a bontà, ad un altro alimento che si associava al buon mangiare: il prosciutto che ora non è neppure un lontano parente di quel che s’affettava nelle botteghe umbre fino a qualche decennio fa.

Comunque per inventare ben ottocento nuovi formati di pasta ci sono scomodati l’Università di Aalborg, il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino.
L’occasione per la presentazione non poteva essere che il Festival “I primi d’Italia”, nelle sale di Palazzo Candiotti a Foligno in corso fino al 2 ottobre.
L’esibizione mostra le tappe del lungo processo che porta alla creazione di nuovi formati di pasta e relativo packaging, mediante l’utilizzo di metodologie d’avanguardia.
Anche le aziende italiane mostreranno le loro ultime proposte.
Non mancheranno al Food Fashion abiti di pasta, gioielli di pasta e originali sculture di pasta.

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