È stata un’anteprima nazionale quella che si è svolta, sabato 1 ottobre, nella sala san Francesco del palazzo Arcivescovile a Perugia, per la presentazione della ristampa anastatica di un manoscritto cartaceo risalente al 1676 di proprietà della Biblioteca nazionale dei Lincei e Corsiniana di Roma.
È il codice 34 K 16 (323 per 234 millimetri) e riguarda i pensieri dell’ingegnere olandese Cornelis Meyer sul “Modo di far navigabile il fiume Tevere da Perugia a Roma”, risalente all’ultimo scorcio del XVII secolo e impreziosito da un apparato iconografico realizzato dal pittore fiammingo Gaspar Van Wittel (uno dei padri del vedutismo europeo).
Un album in cui l’ingegnere idraulico, inventore di macchine e di accorgimenti per la navigazione, delinea un progetto, su suggerimento di papa Clemente X, sulla navigabilità del Tevere dall’Umbria fino al Lazio, grazie anche all’aiuto del giovane pittore giunto a Roma all’età di 23 anni, in occasione del Giubileo, e ben presto naturalizzato italiano con il nome di Gaspare Vanvitelli.
Il manoscritto, restaurato da Alumina e Nova Charta nell’ambito del progetto “Salviamo un codice” lanciato nel 2005, rivive ora grazie a un facsimile e rappresenta un’iniziativa editoriale dall’importanza storica.
Motivo per cui la Banca di Mantignana, da sempre attenta al recupero di beni storici e artistici, ha voluto dare il proprio supporto alla società editrice di Perugia che provvede alla stampa del facsimile del codice, la Ars Illuminandi. “
Abbiamo riconosciuto l’importanza dell’iniziativa editoriale – ha spiegato Marzio Pieroni, consigliere della Banca di Mantignana -, per lo stesso principio per cui abbiamo restituito alla cittadinanza di Perugia gli affreschi recuperati e restaurati che caratterizzano la nostra filiale nel centro storico del capoluogo umbro.
Crediamo sia importante dare il nostro sostegno anche a iniziative di questo genere che riguardano il settore dell’editoria e sulle ricchezze culturali dell’Umbria”.
L’opera contiene sul davanti di ogni carta il trattato di Meyer in olandese, mentre sul retro, nella parte inferiore, la traduzione in lingua italiana e, in quella superiore, cinquanta disegni a penna e acquerellati di Van Wittel. Il codice, inoltre, si avvale anche di uno schizzo del corso del Tevere con una legenda incompleta, di altri nove disegni realizzati da mano ignota e di due tracciati del corso del fiume.
Al recupero e alla pubblicazione si abbina anche il “Quaderno di restauro”, un commentario di Marco Guardo, direttore della Biblioteca dell’Accademia nazionale dei Lincei e Corsiniana (presente all’anteprima) con saggi sulla storia del manoscritto, critici sull’opera vanvitelliana, la trascrizione del testo e un resoconto del restauro.
Soddisfatti della missione di cultura, nella quale sono stati coinvolti dal 2007, Pasquale Giannoni e Luigi Rubagotti, presidente e responsabile delle pubbliche relazioni di Ars Illuminandi. “Siamo orgogliosi di far parte di questo nobile progetto volto a salvare e a recuperare il patrimonio dei codici miniati conservati nelle biblioteche italiane – hanno sottolineato -, che hanno bisogno di manutenzione e restauro”.
Così accade anche che in un periodo di crisi economica come questa, durante il quale si fanno tagli alla cultura, si va controcorrente.
“La realizzazione del facsimile è un tassello ulteriore che abbina l’aspetto commerciale alla volontà di diffondere il patrimonio in modo elitario – ha dichiarato Giannoni -, chiamando a raccolta e coinvolgendo privati illuminati, i nuovi mecenati”.
Tra i presenti anche Vittoria De Buzzaccarini, editore Nova Charta, che ha ribadito come “tutti gli italiani hanno il compito di dare il proprio contributo al recupero del nostro patrimonio che deve essere valorizzato e conosciuto a tutti, soprattutto in questo periodo in cui la cultura soffre”.
Il facsimile avrà una tiratura limitata di 199 esemplari numerati e certificati a prezzo contenuto, per un’operazione “che vuole garantire visibilità – ha affermato Marco Guardo – a preziosi codici altrimenti invisibili”.
La presentazione ufficiale dell’opera si terrà il prossimo mese nella capitale alla Biblioteca nazionale dei Lincei e Corsiniana di Roma.