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I principi della statistica stiracchiati a destra e manca per giustificare ognuno le proprie tesi sull'andamento della raccolta differenziata dei rifiuti
matematica

A Todi la gente comune, in tema di raccolta differenziata, si pone due, anzi tre domande:
1) c’è la possibilità reale di arrivare al fatidico 65% ( medio annuo o del solo mese di dicembre?) per evitare le sanzioni che potrebbero scattare anche se al 31.12.2011 non si dovesse raggiungere il 50% (medio annuo o del solo mese di dicembre?)?
2) i risultati migliorativi raggiunti valgono la “candela” dei costi e disagi che i cittadini stanno sostenendo?
3) considerato che il sistema della raccolta porta a porta ha determinato un aumento degli incassi del gestore, siamo sicuri che il gestore stesso abbia preso in considerazione altri sistemi ( escluso giustamente l’incenerimento) meno costosi per i cittadini per raggiungere risultati ottimali?
 
Domande legittime perché, come diceva Trilussa la statistica è quella scienza per cui se lui magia due polli a settimana e tu nessuno, la media dice che tu ne hai mangiato uno.
E la statistica a Todi riesce a dar luogo a rappresentazioni della realtà più illusorie e difficili da capire di quelle di Trilussa.
 
Ma vediamo i fatti come li presenta la politica.
Il Pd, in una interrogazione rileva che nell’ elenco dei Comuni appartenenti all’Ati2 sulla base della percentuale di raccolta differenziata raggiunta, il Comune di Todi appare come uno dei Comuni con la percentuale più bassa (35,62%).
Si usa, nell’interrogazione, il termine “raggiunta” che può fa pensare ai comuni cittadini che la percentuale è quella del mese più recente rilevato oppure che la percentuale è quella dell’intero anno fino a quel momento, influenzata solo pazialmente dei migliori dati degli ultimi mesi
Il Pd poi mette in rilievo che l’Assessore Ugo Todini aveva affermato nell’aprile 2011 che agli inizi dell’anno la percentuale di raccolta differenziata era del 32% e che si prevedeva di raggiungere il 56% alla fine dell’estate di questo anno e il 65% nel 2012 per cui interroga il Sindaco e l’Assessore Ugo Todini per conoscere i motivi di una percentuale di raccolta differenziata così bassa.

Vista l’elasticità del termine “raggiunta”, l’assessore affida ad una replica la sua opzione per considerare l’ultimo mese rilevato e così scrive.
Nel settembre 2011, la percentuale di differenziata (é) del 42%. Il dato di partenza (fino al dicembre 2010) era del 24,47%.  Con un incremento che vede una raccolta quasi raddoppiata (100% in più) in meno di nove mesi.
Anche qui si gioca con le parole: quel “fino al dicembre 2010” dovrebbe far pensare che la media 2010 era del 24% ma poi l’assessore parla di un raddoppio della raccolta che ci sarebbe quasi se il  42% fosse  la media del 2011, perché i raffronti non si fanno tra mele e pere.

In questo bailamme di cifre e soprattutto con l’uso di ragionamenti troppo sintetici la gente non capisce più niente di quel che dice la politica.
I fatti sembrerebbero  ben diversi, pur ragionando delle stesse cifre usate nel dibattito politico:
a) la raccolta differenziata  media dei primi mesi del 2011 è stata del 35, 62% mentre quella media del 2010 era stata del 24,47 cioè c’è stato fino ad ora un miglioramento su base annua del 45,56%
b) la raccolta differenziata sta tuttavia aumentando di mese in mese e rispetto al 32%degli inizi d’anno a settembre ha raggiunto il 42% cioè c’è stato fino ad ora un miglioramento del 31,25% con un trend che è stato fino ad ora ascendente, per il futuro si vedrà.

 

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