Martedì 1° Novembre, ore 10.15, Cimitero Vecchio – ore 11.00, Cimitero fraz. di Pesciano
la sezione ANPI Todi, commemorerà con due brevi celebrazioni pubbliche, Tito Oro Nobili e il M° Carlo Della Giacoma, due illustri concittadini dimenticati dalla memoria collettiva dei tuderti.
Tito Oro Nobili,
antifascista della prima ora e perseguitato politico, fu esponente di spicco del socialismo italiano.
Le elezioni amministrative del 1920 lo videro Sindaco di Terni. Tra il 1921 e il 1922 subì una serie di gravi aggressioni fasciste, nel 1923 la sua abitazione fu devastata, l’archivio e la biblioteca dati alle fiamme.
Nel 1923, durante il congresso clandestino di Milano, fu nominato Segretario Generale del PSI.
Dal 1923 al 1926, Nobili fu uno strenuo oppositore del regime e per questo fu vittima di un’aggressione da parte dei fascisti, proprio a Pesciano, i quali infierirono su di lui rendendolo cieco per il resto della vita. Non ancora paghi della bravata, lo condannarono a 5 anni di confino.
Nonostante provato fisicamente dalle durezze imposte dal regime, come avvocato, si profuse per tutto il ventennio nei tribunali speciali per la difesa degli antifascisti. Alla fine del conflitto, non volle mai rivelare i nomi dei suoi aguzzini; eletto senatore, partecipò alla stesura della Costituzione Repubblicana e fu l’artefice della rinascita economica ed industriale dell’Umbria post-bellica.
Gli incarichi parlamentari
Nato il 23 marzo 1882 a Magliano Sabina (Rieti)
Professione: Avvocato
Consigliere comunale di Magliano Sabino, sindaco di Terni, consigliere provinciale dell’Umbria, presidente [dell’Ordine] degli avvocati di Terni
Nomina: 18 aprile 1948
Titoli di nomina III disp.: Deputato con tre elezioni (legislature 26ª, 27ª e Assemblea Costituente) – Dichiarato decaduto nella seduta della Camera dei deputati del 9 novembre 1926
Mandati
- Consulta Nazionale
- Assemblea Costituente
- I Legislatura Senato
Gruppo Partito Socialista Italiano:
Membro dall’8 maggio 1948 al 24 giugno 1953
Giunta delle elezioni:
Membro dall’8 maggio 1948 al 6 maggio 1949
Vicepresidente dal 7 maggio 1949 al 24 giugno 1953
2ª Commissione permanente (Giustizia e autorizzazioni a procedere):
Membro dal 21 giugno 1949 al 10 marzo 1952
5ª Commissione permanente (Finanze e tesoro):
Membro dall’11 marzo 1952 al 24 giugno 1953
9ª Commissione permanente (Industria, commercio interno ed estero, turismo):
Membro dal 17 giugno 1948 al 20 giugno 1949
M° Carlo Della Giacoma,
compositore e direttore della banda del 38° Reggimento Fanteria dell’esercito regio,direttore della banda musicale e maestro della scuola di musica a Todi, soggiornò dal 1888 al 1892 a Livorno dove ebbe occasione di conoscere e stringere importanti amicizie, dal poeta Giovanni Pascoli al musicista Pietro Mascagni.
Ma fu la profonda amicizia con l’avvocato Pietro Gori, figura carismatica e punto di riferimento per il movimento anarchico italiano, che segnò la sua esistenza e il suo tragico destino.
Se per un militare di fine Ottocento l’amicizia con un capo anarchico doveva essere compromettente, maggiormente doveva esserlo in un soffocante regime come quello fascista. Le persecuzioni e gli atti vandalici non risparmiarono il mite compositore: nel luglio del 1925, Della Giacoma subì un’aggressione squadrista e dovette subire anche la carcerazione nella Casa Circondariale di Terni, al quale seguirono continue vessazioni.
Dopo queste tristi vicende, la misura però era colma ed il maestro, nel 1929, pose fine alla sua vita sparandosi un colpo d’arma da fuoco.
Per Il forte carattere, il saldo rigore morale, il coraggio, la vocazione educativa, l’onestà intellettuale, il tragico evento destò grande impressione, specialmente nei suoi studenti, che gli dedicarono a proprie spese, un mausoleo presso il cimitero di Todi.









