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Nell’ultimo 20ennio le diagnosi di disturbi mentali dovuti allo stress sono cresciute, per i bambini di ben 35 volte, la colpa: o dei genitori che li pressano o dei medici che eccedono in diagnosi di Disordine da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).


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Si è concluso al palazzo dei Congressi di Orvieto il Congresso internazionale di psiconeuroendocrinoimmunologia sul rapporto tra stress e salute
Le conclusioni del Congresso sono state affidate al Presidente Onorario della stessa Società scientifica (SIPNEI), Francesco Bottaccioli.
Il professor Bottaccioli ha delineato come nell’ultimo 20ennio le diagnosi di disturbi mentali dovuti allo stress sono cresciute di 2,5 volte.
Per i bambini di ben 35 volte
!

Le malattie mentali sono diventate la principale causa di disabilità nei bambini soppiantando il Down e la paralisi cerebrale.
Ci troviamo di fronte a un eccesso di diagnosi e, al tempo stesso, a un eccesso di trattamento farmacologico.
Oggi più di 500.000 bambini assumono antipsicotici e il 10% dei bambini di 10 anni assumono farmaci per il Disordine da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).

Oggi circa il 10% degli Americani dai 6 anni in su assume antidepressivi, ma la diffusione dell’uso degli antipsicotici di nuova generazione è ancora più drammatica
Questi farmaci hanno rimpiazzato le statine nella classifica dei farmaci più venduti in assoluto e vengono prescritti anche a bambini molto piccoli a partire dai 2 anni di età. (M. ANGEL The New York Review of Books, June 23, July 14, 2011).

Anche l’Italia corre questo rischio di rispondere con farmaci al crescente disagio sociale: ogni anno il nostro paese spende più di un milione di euro per ansiolitici e antidepressivi.
Occorre imparare a gestire lo stress della vita.
“Lo stress è oggi una bilancia vitale che fa parte itinerante  della vita di tutti noi, il problema nasce quando esso viene  sopravvalutato o sottovalutato.” Mette ben in evidenza il professore durante la chiusura lavori del Congresso di Orvieto.
“La ricerca sullo stress, con l’emergere della psiconeuroendocrinoimmunologia, ha infatti perso i suoi vaghi connotati di psicologia descrittiva diventando oggi un campo di studio interdisciplinare, nel quale confluiscono diverse figure di scienziati e di clinici.

Prima della Psiconeuroendocrinoimmunologia, la questione di fondo, in ambito scientifico, era così riassumibile: “posto che lo stress altera la psiche di una persona, come fa questo malessere mentale a produrre effetti patogenetici sull’organismo?”  Ricorda il Professore –  “La psiche ha precise vie di collegamento con i grandi sistemi biologici, con il sistema nervoso, l’endocrino e l’immunitario.
Uno studio dello stress che si limiti all’esame delle relazioni tra i mediatori (neurotrasmettitori, citochine, ormoni) dei tre grandi sistemi biologici studia un artefatto non l’organismo umano sotto stress.
Occorre quindi inserire anche lo studio delle relazioni psicologiche perché la psiche retroagisce sul cervello e sugli altri sistemi biologici (il sistema immunitario in particolare) modificandoli.”
Al riguardo, uno studio coordinato da Bottaccioli assieme all’Università di Ancona ha testato125 partecipanti ai corsi di tecniche antistress e meditative gestiti dallo stesso Bottaccioli e dalla dott.ssa Antonia Carosella maestra di tecniche meditative.
I partecipanti sono stati studiati con un test di misurazione della depressione dell’ansia prima e dopo il corso e con la misurazione del cortisolo salivare sempre prima e dopo. I risultati sono che lo stress l’ansia e la depressione vengono abbattuti di tre volte e che il cortisolo salivare ha una riduzione statisticamente significativa. Questo studio verrà sottoposto a una rivista scientifica internazionale per la sua pubblicazione

Riguardo al rapporto tra mente e cervello il Professor Bottaccioli ha poi citato alcuni studi recenti tra cui uno studio che ha interessato un gruppo di studenti tedeschi impegnati nella preparazione dell’esame Phisicum (esame finale del biennio pre-clinico di medicina all’Università), un test molto impegnativo che richiede 3 mesi di studio intenso.  Il cervello di questi studenti è stato monitorato con la risonanza magnetica funzionale prima dell’inizio del test, dopo, e a distanza di 3 mesi.
I ricercatori hanno potuto documentare un forte incremento dell’attività di sinapsi dei neuroni  cerebrali con l’allargamento dell’aria occupata da questi stessi neuroni nei circuiti interessati alla memoria (ippocampo e corteccia parietale posteriore). 
Ciò vuol dire che i comportamenti modificano la struttura del cervello e possono migliorare le sue funzioni
.
Al contrario uno stress cronico, causa una riduzione di queste stesse aree celebrali e una iperattivazione di quelle aree coinvolte nelle emozioni (amigdala).
 

A conclusione del Congresso una menzione speciale per la Sipnei che è stata accolta nella Società Internazionale di Neuroimmunomodulazione (di cui è Presidente il prof. Hugo Besedovsky dell’Università di Marburgo)  rafforzando quindi i propri legami internazionali che consentiranno uno scambio di ricercatori e scienziati con la partecipazione a programmi di ricerca internazionali. 
Hanno partecipato alle 4 giornate del Congresso oltre 300 tra studiosi di neuroscienze, endocrinologi, immunologi, sociologi,  psichiatri, psicologi, fisici, chimici ed operatori della salute. Di loro, circa il 15% provenienti da Europa e Stati Uniti.
Durante  il Congresso è stato riconfermato l’attuale consiglio direttivo con Il Professor Francesco Bottaccioli come presidente onorario, il professor David Lazzari Presidente e la dottoressa Paola Marina Risi Vicepresidente.
Tra i protagonisti che hanno caratterizzato le  4 giornate del Congresso:  Fabrizio Benedetti,  professore di Neuroscienze all’ Università di Torino e membro dell’ Istituto Nazionale di Neuroscienze (INN), Hugo Besedovsky,  professore emerito di Immunofisiologia, Università di Marburg , George Chrousos,  professore di pediatria e capo del dipartimento di Endocrinologia e metabolismo dell’Università di Atene,  Maurizio Cutolo, professore di Reumatologia all’Università di Genova, presidente dell’associazione europea di reumatologia, Claudio Franceschi,  professore di Immunologia all’Università di Bologna, Tullio Giraldi,  professore di farmacologia all’Università di Trieste, Mauro Bologna professore di patologia generale all’Università dell’Aquila, Stan Maes, professore di psicologia della salute alla Leiden University, the Netherlands. Andrea Minelli, professore di fisiologia all’Università di Urbino. Rainer Straub professore di Medicina sperimentale e Neuroendocrinoimmunologia all’ Università di Regensburg, Germania, Mario Bertini decano della Psicologia della Salute in Italia.
Centinaia le richieste di informazione che stanno arrivando in questi giorni al sito www.sipnei.it per conoscere le novità della società italiana di psiconeuroendocrinommunologia.  Oltre 2000 i visitatori giornalieri al sito.
 

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