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Durante la terza edizione della‘Settimana del benessere psicologico in Umbria’  da oggi fino al 27 novembre
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Durante la ‘Settimana del benessere psicologico in Umbria’ gli sportelli polifunzionali della Provincia (Città di Castello, Umbertide, Foligno, Spoleto e Marsciano) si mettono a disposizione ospitando psicologi con i quali i cittadini potranno parlare e confrontarsi
.
Non saràmale perché in una società che parla solo di economia e di PIL le malattie psicologiche si piazzano al secondo posto, dopo quelle cardiocircolatorie, come estensione di casi.

La terza edizione della settimana del Benessere Psicologico apre i battenti con il convegno d’anteprima “La sfida dell’economia della felicità: reti sociali e patrimonio di comunità”,
La campagna di sensibilizzazione e promozione della salute che dal 21 al 27 novembre propone una serie di iniziative volte a sensibilizzare la società verso la figura dello psicologo che non può più essere visto come il “medico dei pazzi” ma come elemento indispensabile per la promozione della salute intesa come stato di completo benessere fisico, psichico e sociale.
L’iniziativa è organizzata dall’Ordine degli Psicologi della Regione Umbria con il patrocinio della Regione Umbria, delle Province di Perugia e Terni e con la collaborazione di Federfarma Umbria.

“Il tema del convegno – afferma la dottoressa Immacolata Tomay, Presidente dell’Ordine degli Psicologi – è stato ispirato dall’attuale dibattito sul cosiddetto superamento del Pil, nella convinzione che i parametri sui quali valutare il progresso di una società non debbano essere solo di carattere economico, ma anche sociale e ambientale”.
“Non stupisce – prosegue – che fra i dodici indicatori del Benessere equo e sostenibile indicati da Istat (Istituto Nazionale di Statistica) e Cnel (Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro) compaiano valori di felicità non esclusivamente riferibili alla sfera economica: dall’ambiente alla salute, al benessere economico, all’istruzione, al lavoro, alle relazioni sociali, alla sicurezza”.
Priorità, queste alle quali, in linea con le tendenze rilevate a livello nazionale, anche gli umbri accordano le loro preferenze”.

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