Condividi su facebook
Condividi su twitter
La "Ror" promuove un approccio multidisciplinare attraverso il potenziamento e coordinamento delle attività già esistenti
sanita

“In queste settimane la Giunta regionale è impegnata a definire un’ipotesi di riforma in campo  sanitario il cui obiettivo è quello di puntare non solo ad un migliore assetto istituzionale, ma soprattutto a determinare l’integrazione dei servizi sanitari nell’ottica di un ‘sistema regionale unitario”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta questa mattina alla presentazione della Rete oncologica regionale (“Ror”), svoltasi presso l’Aula magna della Facoltà di medicina dell’Università di Perugia.
“In questa direzione – ha affermato Marini -, si muove, ad esempio, la stessa realizzazione della ‘Ror’ che vuole promuove un approccio multidisciplinare alla cura del melanoma cutaneo, attraverso il potenziamento ed il coordinamento dell’attività dei servizi già esistenti sul territorio regionale”.
Di particolare importanza per la presidente sono alcuni aspetti alla base della nascita della Rete. Tra questi: “la presa in carico dei pazienti in tutto il loro percorso di vita e di malattia che impone sia ai professionisti che alle strutture sanitarie, un modo diverso di porsi di fronte alla cura della malattia. Inoltre il fatto che la scelta di ‘prendere in carico’ il paziente impone un modo diverso di intendere lo stesso accesso al servizio sanitario, che non può essere visto limitatamente all’ospedale, ma deve guardare anche ai servizi territoriali come all’assistenza domiciliare. Inoltre – continua –  si deve anche porre un’attenzione particolare al tema della farmaceutica ospedaliera che, nel caso delle terapie anti tumorali, comporta costi elevatissimi e ciò richiama anche la responsabilità etica dei professionisti. In questo caso, una realtà come la ‘Ror’ aiuta il sistema pubblico a definire meglio l’appropriatezza della prestazione”.
La presidente ha voluto fare anche un richiamo all’aspetto della prevenzione:“Tutti insieme – ha detto – dobbiamo, magari investendo maggiori risorse, prestare grande attenzione alla prevenzione, visto che gli stessi dati che avete fornito nelle diverse relazioni di oggi ci indicano come fattori di rischio per il verificarsi di tumori gli stili di vita, a partire da quello alimentare”.

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter