La scorciatoia delle rapine in Umbria per far soldi sta prendendo piede.
Due episodi sono stati registrati a Magione e Città di Castello nelle ultime ore.
Nella prima cittadina umbra due ragazzi italiani hanno fatto irruzione nell’abitazione dei titolari di un noto ristorante, facilitati dal fatto che ci fosse la chiave nella toppa della serratura della taverna di casa.
Uno schiaffo in faccia alla titolare e l’incasso della serata, 40mila euro, ha preso il volo.
I carabinieri immediatamente dopo l’allarme hanno iniziato le ricerche in zona.
A Città di Castello invece i carabinieri che erano sulla scena erano finti: due pregiudicati di origini meridionali, uno dei quali con precedenti penali specifici.
I due alle una di nottesono entrati in un locale affollato di avventori, tra cui una comitiva di ragazzi minorenni.
Uno di loro, un 15enne, ad un certo punto è stato avvicinato dai uomini che si sono qualificati come carabinieri e lo hanno invitato a seguirli all’esterno. I due lo hanno sottoposto ad una perquisizione esi sono impossessati di alcune decine d’euro.
Stessa sorte per un 16enne che cercava l’amico e che è stato anche minacciato se avesse parlato.
Ma ai due rapinatori è andata male i veri Carabinieri, subito informati da chi non era caduto nell’inganno sono stati subito rintracciati e nonostante la fuga, dopo aver cercato di disfarsi del denaro rapinato, arrestati









