Al Teatro Concordia di Marsciano, sabato 4 febbraio, alle 21.00, arriva la formazione flamenca italo-spagnola FlamenQueVive, con lo spettacolo Don Juan, per la coreografia e la regia di Gianna Raccagni.
La Compagnia, che continua a raccogliere successi nei migliori teatri e festival italiani, è composta da musicisti e danzatori che, dopo aver approfondito il percorso formativo in varie ed importanti accademie spagnole, hanno deciso di collaborare allo scopo di far conoscere quella cultura sensuale e profonda che è il flamenco, tanto ricca di mistero e magia.
Don Juan e Don Giovanni sono due figure che rappresentano la stessa faccia del mito, da sempre contese tra Spagna e Italia, fiere nel rivendicarne l’origine.
Lo spettacolo racconta i vari volti del personaggio che si esprimono sul palco senza le censure moralistiche e teologiche del tempo. Libero di agire senza freni Don Juan assume l’aspetto del Burlador de Sevilla, di Don Juan Tenorio, del Don Juan di Molière e di Don Giovanni di Mozart. Donne sedotte, tradite, abbandonate, ingannate si sostituiranno al castigo divino nella loro vendetta.
In Don Juan il più grande seduttore, l’amante del gioco, dell’inganno e della seduzione è raccontato secondo il linguaggio forte e incisivo del flamenco, non è individuo, né idea, ma qualcosa di più fluttuante e immortale come l’erotismo e la seduzione, sentimenti che la musica e la danza andalusa esprimono e interpretano alla perfezione.
Il suo è un amore che si esprime in una serie continua di attimi, meraviglioso solo per il suo impeto di rinnovarsi, per la sua inesauribile energia che diviene simbolo della natura umana e della vita stessa. Il flamenco è dunque perfetto per descriverlo, manifestazione artistica in grado di gridare ogni sentimento umano senza pudore e limiti, senza freni e razionalità.
- Redazione
- 31 Gennaio 2012
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