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Rinviata ad aprile l'udienza del processo per chiarire la presunta sparizione di 25 opere del maestro
dorazio

Il giallo delle 25 opere pittoriche del maestro Piero Dorazio sparite dovrà aspettare la primavera per essere chiarito.
L’udienza del processo che ci sarebbe dovuta essere ieri è saltata ed è stata rinviata ad aprile.
Secondo l’accusa i dipinti per una valore stimato di 1milione di euro avrebbero preso il volo, complice una cancelleria del Tribunale di Todi, ad opera della ultima compagna del maestro e con la collaborazione di un gallerista fiorentino.

La vicenda ha inizio nel 2005 ed ha assunto la caratteristica di una “affare di famiglia”, con i figli del pittore schierati contro la donna che gli è stata vicina negli ultimi anni di vita.

D’orazio nato a Roma ha praticamente vissuto ininterrottamente a Todi dal 1971 ed era molto legato alla città.
Si ricorda la sua stretta amicizia col primario chirurgo dell’ospedale di allora, il prof Mario Tantucci ed i consigli che il maestro diede per pitturare, col suo stile colorato, le pareti del corridoio a piano terra, quello degli ambulatori, del nosocomio tuderte

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