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Forte attacco al testo dell'emendamento governativo in discussione alla Camera che dovrebbe agevolare soluzioni per il polo chimico ternano
mater-bio

La questione Basell – Novamont è di nuovo all’attenzione, perché  il Comitato nazionale Plastiche Biodegradabili  è passato all’attacco contro l’utilizzo di amidi per la produzione di plastiche biodegradabili.

Per questo nel corso dell’audizione nella commissione Ambiente della Camera dei Deputati, dove è in discussione l’emendamento che interessa la situazione ternana, si è chiesto da parte del Comitato di verificare se i sacchetti biodegradabili "sono dannosi per l’ambiente e nocivi alla salute” perché l’Ispra  avrebbe ritenuto che l’utilizzo di amidi per la produzione di plastiche biodegradabili sarebbe più dannoso per l’ambiente fino a 10 volte e più tossico per l’uomo sino a cinque volte la tossicità delle normali plastiche biodegradabili prodotte con additivi certificati biodegradabili.
In vero la questione è soprattutto economica. Secondo il Comitato, gli amidi – ora dal mais – sono utilizzati soltanto nel mater-Bi, prodotto dalla Novamont e il loro sviluppo metterebbe in crisi le altre 2mila le aziende italiane  che assicurerebbero attualmente 20mila post di lavoro.
 

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