Condividi su facebook
Condividi su twitter
Il ricorso al Tar dell'Umbria, con il quale Carmine Camicia dipendente e sindacalista, contestava l'esito di alcune procedure interne dell'usl 2 di Perugia è stato dichiarato inammissibile
giustizia2

Una vicenda che aveva fatto rumore s’è conclusa come era prevedibile, anche se nel frattempo l’iniziatore ha rinnovata la sua fama contestando l’organizzazione dell’Ospedale di Pantalla.
Il ricorso promosso da Carmine Camicia in proprio e quale rappresentante del sindacato FIALS-USPPI per l’annullamento delle procedure di selezione interna bandite dall’usl n.2, per i passaggi di livello economico o di categoria, infatti, è stato giudicato inammissibile con sentenza del TAR Umbria n. 55/2012.
La vicenda risale al 2009, quando vennero deliberate in applicazione del contratto di lavoro alcune selezioni interne, per titoli ed esami, a cui parteciparono numerosi dipendenti di ruolo dell’Azienda Sanitaria, delle quali Carmine Camicia chiedeva l’annullamento sostenendo un’illegittimità della procedura seguita.
Di conseguenza l’usl n.2 di Perugia si era costituita con l’Avv. Mario Rampini, controdeducendo ed eccependo, tra l’altro, l’inammissibilità del ricorso.
E’ stata quindi fatta chiarezza: il Tribunale Amministrativo Regionale per l’Umbria si è definitivamente pronunciato sul ricorso, giudicando fondate le eccezioni di inammissibilità e stabilendo, tra l’altro, che il ricorrente Camicia era privo dei requisiti di partecipazione al concorso, alla data di pubblicazione del bando.
La Direzione Aziendale si ritiene pertanto particolarmente soddisfatta in considerazione dell’efficacia della tutela adottata a salvaguardia dei diritti dei numerosi dipendenti, circa 90, coinvolti in tale vicenda     

condividi su:

Condividi su facebook
Condividi su twitter