La novità forse più importante è che a Bologna ha avuto luogo un incontro con la Siemens A.G. la quale, a detta di Rossi, ha dimostrato una turbina che potrebbero produrre energia elettrica al 30 per cento di efficienza da una temperatura del vapore di 251 C.
Si tratta di una temperatura di molto inferiore ai 550 gradi del vapore che sono necessari in generazione elettrica convenzionale.
Rossi ha detto che a causa di questa svolta si sente di poter prevedere che la produzione elettrica da impianti da1 MW potrebbe avvenire prima del previsto.
Per la produzione di elettricità dal piccolo E-Cats ci vorrà ancora qualche tempo, secondo Rossi.
Quanto a quest’ultimi impianti da 10 KW, Rossi ha precisato che la dimensione finale di queste unità sarà di 12 x 12 x 4 pollici ( cm 30,48 x30,48 x 10,16), e il peso sarà 20 libbre cioè circa 9 kg, con uno speciale materiale sintetico isolante che circonda ogni reattore per garantire la massima efficienza.
Rossi ha sottolineato che le unità da 10 kW sono stati progettate per essere aggiunte a sistemi di riscaldamento esistenti, non per sostituirli.
Sarà un’appendice che potrà essere usata per fornire calore a qualsiasi sistema già esiste in casa e che permette di risparmiare rispetto alle attuali fonti di combustibile.
La potenza termica di queste unità sarà tra 40 e 80 ° C.
Esse saranno in grado di fornire calore alle case e acqua calda.
Queste unità avranno controlli completamente automatici, il cliente non sarà in grado di modificare le sue operazioni.
Le unità costeranno tra i $ 600 e $ 900 per unità.
La produzione, tuttavia, non è prevista al di fuori degli Stati Uniti perciò i costi doganali e di spedizione potrebbero rendere queste unità fino al 20 per cento più costose fuori degli Stati Uniti stessi.
Sempre secondo Rossi il design dell’impianto sarà gradevole.
Rossi spera di iniziare a vendere i prodotti l’inverno prossimo (quando fa freddo nell’emisfero nord), ma ammette che è possibile che i ritardi potrebbero far ritardare 16-18 mesi da l’altro ieri.
I possibili ritardi sembrano imputabili ai tempi di costruzione della fabbrica robotizzata ( in Florida?) ed alla necessità di completare la certificazione di sicurezza, in corso da tre mesi, per l’uso in ambito domestico
L’impianto più grande da 1 MW dovrebbe, dopo che sono state effettuate alcune modifiche al prototipo, essere spedito, al costo di 1,5 milioni di dollari, nel giro di 15 giorni al misterioso cliente militare (americano?) che lo ha acquistato e che poi si procederà alla costruzione di altri 11 esemplari che sembrerebbero essere stati già prenotati da altri acquirenti.
Anche per questi grandi impianti si sta costruendo una fabbrica negli USA