Durante il primo esercizio si utilizza un’auto con uno skid cioè un carrello montato sull’asse posteriore che serve ad alleggerire il carico sulle ruote, e ha come scopo quello di dare indicazioni per evitare il testacoda.
Permette, inoltre, di imparare a ottimizzare la tecnica di sguardo e di usare in maniera corretta le mani nel recupero di un sovrasterzo in inerzia.
Il secondo esercizio, invece, serve per imparare ad usare, in caso di emergenza, il freno facendo lavorare al 100 per cento l’abs, cosa che l’automobilista comune spesso non fa, e a capire che, facendo la massima pressione sul pedale del freno, si può tranquillamente lavorare sul volante per evitare l’ostacolo che si trova di fronte”.
Le spiegazioni sono dal capo istruttore del Cness, Alberto Scilla, mentre Roberto Papini, il direttore del Cness – ha sottolineato che la scuola esiste da un paio di anni e ormai sia diventata un’eccellenza del territorio.
Con il Cness, che ha trovato sede qui all’Autodromo dell’Umbria, cerchiamo di far capire l’importanza della guida sicura e tutto questo è possibile grazie alla presenza di un impianto ben organizzato, con autovetture e attrezzature in piena sicurezza. In questo modo riusciamo a far provare agli automobilisti diverse situazioni di pericolo e a insegnare loro come reagire”.
Con questo appuntamento abbiamo coniugato due fascini diversi, quello femminile e quello legato, da sempre, alle quattro ruote e alla pista automobilistica”.







