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La denuncia è del Movimento per la qualità della vita di Marsciano che sollecita maggiori controlli
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La “divisione dei pani” da sempre ha dato luogo a discussioni e rimostranze.
Non ha fatto eccezione la distribuzione dei fondi della Regione Umbria  stanziati per le aziende agricole danneggiate dal terremoto nel marscianese del 2009.
In proposito il Movimento per la qualità della vita di Marsciano “ da sempre attento a tutte le problematiche del territorio, ritiene importante intervenire sulla ricostruzione post-terremoto che sembra ancora lungi dal trovare una soluzione.
In particolare, si vuole porre l’attenzione sulla distribuzione ed utilizzazione dei fondi che la Regione nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013 ha stanziato per il “Ripristino del potenziale produttivo agricolo danneggiato dal terremoto del 15 dicembre 2009”.

Premesso che, pur ritenendo importante che il “diritto alla ricostruzione” venga riconosciuto e garantito a tutti i cittadini, si riteneva ancor più fondamentale che tali aiuti fossero andati prioritariamente a quelle aziende medio-piccole del territorio, vero cuore pulsante dell’agricoltura territoriale, per permettere ad esse di accedere ai finanziamenti per poter riprendere le loro capacità produttive.

In particolare ritenevamo fondamentale che si evitasse soprattutto che la maggior parte di tali fondi venissero utilizzati al servizio di pochi grandi “imprenditori agricoli” con scarsi benefici per la ripresa economica del territorio.
Purtroppo invece la graduatoria ha visto tra i beneficiari addirittura aziende esterne al nostro Comune e soprattutto la percentuale maggiore degli aiuti è andata ad aziende di grandi dimensioni.

A questo punto vorremmo sapere dall’Amministrazione se sia stata fatta, come sollecitato anche dai cittadini direttamente interessati, una ulteriore seria verifica dello ‘Status quo ante’ ossia dell’effettiva utilizzazione dei fabbricati al momento del sisma requisito oggettivo per la concessione dei finanziamenti, ma soprattutto esigiamo dall’Amministrazione stessa che si adoperi al più presto per verificare se e come siano stati utilizzati i fondi già assegnati a tali aziende. “

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