L’aggressione al Presidente della Provincia di Perugia, in piena piazza Italia, è probabilmente opera di uno squilibrato, che ha colpito un cittadino a caso, ma è stata immediatamente strumentalizzata a fini politici, con ciò sminuendo la portata del fatto che se fosse opera di una persona in retti sensi sarebbe un attacco alla libertà di opinione, alla democrazia ed alla civiltà della terra e della gente umbra che i confronti li preferisce a parole, più che ad una istituzione ed alla classe politica, che caso mai si dovrebbe interrogare, a quel punto, su quanta gente effettivamente rappresenta e non sulle sole percentuali dei voti raccolti tra quelli che votano.
L’aggressione è consistita in un pugno tra “capo e collo” sferrato da un giovane dell’età presumibilmente inferiore a 30 anni, che poi s’è dato alla fuga lungo via Baglioni, mentre Guasticchi s’è l’è cavata con un paio di giorni di riposo e tanta paura.
Il pugno ha fatto, invece, “gridare” il presidente dell’Upi, Giuseppe Castiglione: “ Ecco a cosa porta la demagogia, la propaganda contro le istituzioni e contro chi democraticamente le rappresenta.
Purtroppo la campagna di delegittimazione di cui ormai siamo oggetto quotidiano da mesi da parte di governo e partiti ha prodotto una grave frattura con le comunità.
Se si continua a sostenere la tesi che i rappresentanti eletti dai cittadini sono un peso e un costo che va eliminato, si alimenta un odio contro i politici che si traduce anche in atti di violenza di questo tipo è solo l’ultimo caso eclatante».
Mentre le indagini proseguono per accertare identità e motivazioni di chi ha compiuto un gesto che è da condannare in ogni caso, anche se fosse stato compiuto ai danni dell’ultimo "barbone" che si trascina all’angolo delle strade, sono giunte da parte di tutti i versanti delle istituzioni e della politica giuste attestazioni di solidarietà a Guasticchi, a cui non ci si può esimere dall’associarsi.







