Per quanto riguarda la domanda per richiedere il rilascio dell’autorizzazione al funzionamento di strutture e residenze per anziani autosufficienti, la giunta regionale dell’Umbria ha stabilito che d’ora in avanti la procedura di autorizzare della struttura non sarà più di iniziativa del singolo Comune ma, anche per dare maggior efficacia alla programmazione delle rete dei servizi della zona sociale, sarà una valutazione di Ambito.
Questa è una delle novità del regolamento approvato dalla Giunta regionale dell’Umbria che ha come obiettivo la definizione degli standard, della procedura e delle modalità per l’autorizzazione al funzionamento dei servizi e delle strutture semiresidenziali e residenziali, a carattere socio-assistenziale per le persone anziane autosufficienti
“La stesura del regolamento è stata preceduta da una fase partecipata e, proprio durante questi momenti di ascolto, è emersa l’esigenza di trovare una soluzione rispetto a quei frequenti casi in cui l’anziano autosufficiente inserito nelle strutture socio assistenziali inizi un percorso di riduzione dell’autonomia.
Per tale ragione – ha precisato la vice presidente regionale Casciari – la proposta di regolamento prevede in primo luogo che l’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UMV) effettui il costante monitoraggio dell’andamento di questo percorso e che l’UMV, a seguito della richiesta della struttura, provveda ad indirizzare la persona anziana verso il percorso assistenziale più appropriato”.
La Giunta Regionale ha ritenuto anche di potenziare gli strumenti di controllo e verifica sulle strutture e nel regolamento è previsto l’obbligo a carico dei titolari di presentare entro il 31 dicembre di ogni anno, al soggetto che ha rilasciato l’autorizzazione un’apposita dichiarazione che attesti la permanenza dei requisiti.
Il controllo ha quindi cadenza annuale, ma può essere esercitato anche in altri momenti su iniziativa dei Comuni e della Regione alla quale inoltre, è data possibilità di effettuare verifiche direttamente al presentarsi di particolare circostanze.
Se a seguito di controlli risultano situazione di pericolo per gli ospiti, o al verificarsi anche di altre eventuali circostanze che mettono in pericolo gli ospiti stessi, è disposta la sospensione dell’autorizzazione e viene stabilito un termine per la regolarizzazione. Infine, nella proposta di regolamento è previsto anche l’anagrafe regionale delle strutture e dei servizi contenente i dati necessari all’identificazione degli autorizzati.